
(AGENPARL) – lun 11 aprile 2022 SANITA’, STRAGLIATI (LEGA): “LA REGIONE PROVVEDA A FORMARE IL PERSONALE SANITARIO ALL’ADEGUATA PRESA IN CARICO DI PAZIENTI SORDI E AFFETTI DA PROBLEMI DELLO SPETTRO AUTISTICO”
BOLOGNA, 11 APR – “La Regione Emilia-Romagna segua la strada intrapresa nel 2000 dall’Ospedale San Paolo di Milano e istituisca un modello di accoglienza medica caratterizzato da percorsi diagnostici e di orientamento terapeutico differenziati dedicati ai disabili gravi e gravissimi, in particolare a coloro che presentano problemi comunicativi”. A ribadire la necessità di percorsi di formazione specifici per gli operatori sanitari volti a un’adeguata preparazione alla presa in carico di pazienti che presentino difficoltà comunicative come le disabilità uditiva e/o i disturbi dello spettro autistico, è il consigliere regionale della Lega Valentina Stragliati che, a pochi giorni dall’approvazione in Assemblea Legislativa della risoluzione della maggioranza per impegnare la Giunta regionale a definire tutte le azioni necessarie a generare un’approfondita formazione del personale sanitario e amministrativo del Sistema Sanitario Regionale riguardo la disabilità visiva e a rendere sempre più fruibili l’accesso e i percorsi di cura alle persone ipovedenti all’interno degli ospedali e delle strutture sanitarie, ha presentato un atto di indirizzo per estendere le stesse accortezze ad altre disabilità che rendono difficoltoso l’approccio con il mondo ospedaliero.
“Per chiunque il contatto con questo contesto può essere destabilizzante, ma una persona sorda o con disturbi dello spettro autistico si trova ad affrontare una serie di ulteriori difficoltà che, se non vengono gestite nel modo corretto, rischiano di compromettere il percorso di cura. Diventa quindi necessario un modello organizzativo e di cultura medica di accoglienza differente che garantisca a questi pazienti in primo luogo di essere compresi ed essere presi in carico con delle modalità non convenzionali, proprio nel rispetto e nella tutela della situazione specifica” ha spiegato il consigliere del Carroccio.
Nello specifico la risoluzione proposta dal Gruppo Lega indica l’apprendimento della L.I.S., (lingua dei segni italiana) per gli infermieri, i medici e i diversi professionisti sanitari oltre a un percorso uniforme sul territorio regionale per l’assistenza alle persone nello spettro autistico, minori e adulti, mediante la definizione di procedure e modalità unitarie per l’accesso ai servizi sanitari e sociali.
“È indispensabile operare in modo congiunto e sinergico a livello nazionale, regionale e locale per la formazione della rete sanitaria, socio – sanitaria, sociale ed educativa implicata nella diagnosi delle persone sorde e nello spettro autistico. Per questo si rende imprescindibile un’accurata formazione degli operatori sanitari per accogliere, assistere e comprendere le necessità di questi pazienti con bisogni speciali che meritano lo stesso grado di attenzione di chi è affetto da altre patologie” ha concluso Stragliati.
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