
COSENZA Su 42 aziende agricole del cosentino ispezionate, 42 sono risultate irregolari. È quanto emerso da due attività straordinarie di vigilanza, nel contesto del Programma Su.Pr.Eme. Italia, condotte dall’Ispettorato del Lavoro di Cosenza con personale degli Ispettorati di Bari, Brindisi, Cagliari-Oristano, Caserta, Foggia, Reggio Calabria e Sassari, i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro; il personale dello Spisale e mediatori culturali dell’Oim. La prima attività ha interessato il territorio di Amantea, per la raccolta delle cipolle, e le Piane di Tarsia (Tarsia, Bisignano, San Marco Argentano e Roggiano Gravina) e Sibari (Cassano allo Ionio) per la coltivazione degli ortaggi. Sono state controllate 32 aziende, di cui 30 sono risultate irregolari (93,75%) o i cui accertamenti sono ancora in corso. Verificate anche le posizioni di 281 lavoratori, (113 italiani, 59 comunitari e 109 provenienti da Paesi extra-UE) di cui 83 sono risultate irregolari per lavoro “in nero”, violazioni al Ccnl, violazioni in materia di orario di lavoro e sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra i lavoratori irregolari 63 sono di provenienza extra-UE (76%). Sono ancora in corso accertamenti per verificare due ipotesi di caporalato di cui una in collaborazione con l’Ispettorato di Catanzaro. Tra gli altri provvedimenti di natura penale, sono state adottate 38 prescrizioni scaturite da violazioni prevenzionistiche in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per le quali sono state erogate ammende per complessivi 77.199,60 euro. (News&Com)