
CATANZARO “Le Regioni sono tenute, sentite le associazioni, ad adottare un programma di prevenzione del randagismo, ma i fondi per la lotta al randagismo non sono mai sufficienti a lenire questa grave piaga sociale”. Così, in una nota l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) è intervenuta sulla vicenda della ragazza di 20 anni sbranata da un branco di cani randagi a Satriano, in provincia di Catanzaro e “punta il dito sulle Amministrazioni inadempienti in materia di randagismo e sulla cronica mancanza di fondi necessari a gestirlo”. “Il randagismo non si crea da sé: questa piaga sociale, molto grave in Italia e soprattutto nel Meridione, è determinata dagli scellerati abbandoni e dalle Amministrazioni locali che troppo spesso girano la testa dall’altra parte, invece di sterilizzare, accogliere e promuovere le adozioni” commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Che in Calabria la Regione, le Aziende sanitarie e i Comuni non abbiano mai preso sul serio la questione randagismo – continua la nota di Oipa – è testimoniata, tra l’altro, dalla mancata comunicazione al Ministero della Salute dei dati sul randagismo 2020 che ogni anno Regioni e Province autonome trasmettono al Dicastero. Calabria e Sicilia non hanno trasmesso alcun dato riguardante il 2020”. (News&Com)