
CATANZARO L’operazione odierna giunge all’esito di complesse ed articolate indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio e dal sostituto procuratore Giuseppe Falcone, e condotte dalle Fiamme Gialle lametine, dalle quali è emerso che gli indagati, a partire dal 2016, sottoponevano, per lo svolgimento dell’attività di impresa delle citate società, esercenti attività di trasporto, a condizioni di sfruttamento oltre una settantina di dipendenti approfittando del loro stato di bisogno, derivante anche dall’assenza di ulteriori opportunità occupazionali sul territorio. Inoltre, venivano corrisposte ai dipendenti retribuzioni in modo palesemente difforme dal contratto collettivo nazionale e, comunque, assai inferiori rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato. I compensi venivano stabiliti dai datori di lavoro in misura fissa, a prescindere dalla effettiva attività prestata dal dipendente, senza comprendere le retribuzioni a titolo di lavoro straordinario, le indennità di trasferta, le maggiorazioni previste per il lavoro prestato nei giorni festivi, tredicesima e quattordicesima mensilità. Inoltre, agli stessi lavoratori non venivano riconosciuti più di 15 giorni annui, a fronte dei 26 giorni annui previsti. (News&Com)