
CROTONE “Per non parlare poi dell’Arpacal di Crotone – afferma ancora la consigliere regionale -. La città e l’intera provincia sono stati asserviti ai bisogni clientelari di quel tempo che si sono perseverati negli anni a seguire e sempre a danno di Crotone. Infatti, a Crotone è stato assunto personale che, immediatamente dopo il concorso svolto, finalizzato esclusivamente per il territorio pitagorico, è stato trasferito altrove senza alcuna plausibile e legittima motivazione”. “Nell’agenzia di Crotone – dice Sculco – sono presenti solo poche unità, rispetto alle oltre venti previste dall’organico. Cioè, giusto per essere ancora più chiari: dove c’era e c’è maggior bisogno dell’Arpacal, per via della ben nota questione ambientale (Crotone è da decenni sito d’interesse nazionale SIN), l’agenzia non c’è mai stata a sufficienza. Risulta invece più presente e anche in abbondanza, fuori e dentro l’agenzia, ed in territori con meno problemi ambientali rispetto a Crotone”. “È opportuno a questo punto, fare una puntigliosa e rigorosa verifica della situazione – conclude – allo scopo di recuperare una trasparenza che è mancata in questi anni e rafforzare un’efficienza quanto mai necessaria. Per quanto mi riguarda avverto la necessità di dedicarmi, utilizzando tutte le prerogative offerte dal mio ruolo per concorrere a costruire un quadro di conoscenze approfondito, realistico e veritiero perché vengano adottati i provvedimenti necessari a rilanciare il ruolo dell’Arpacal”. (News&Com)