
CATANZARO “Tutta questa sofferenza – sostiene ancora il parlamentare – deve finire al più presto. È dunque arrivato il momento del coraggio, della verità, della giustizia e dell’orgoglio dei parlamentari calabresi. O si azzera il debito, anche utilizzando parte dei soldi che arriveranno dall’Europa, oppure saremo costretti a subire a vita disservizi e guai, da Reggio Calabria fino a Castrovillari. Nella mia proposta di legge ci sono le soluzioni per uscire dall’inferno cui è stata ridotta la Sanità calabrese a causa degli oltre 2 miliardi e mezzo che lo Stato non ha trasferito negli ultimi 20 anni, a causa della disorganizzazione, dell’irresponsabilità, dell’affarismo e degli appetiti criminali, come a causa di un commissariamento strutturalmente inadeguato a guarire le malattie croniche del Servizio sanitario regionale”. “L’unità della nazione e l’eliminazione delle diseguaglianze tra i Servizi sanitari regionali sono essenziali – conclude Sapia – a garantire la tutela della salute, costituzionalmente preminente rispetto a tutto. Pertanto tutta la politica calabrese deve pretendere adesso che una quota dei soldi per la ripartenza dell’Italia sia utilizzata per salvare la Sanità della Calabria”. (News&Com)