
REGGIO CALABRIA “Il presidio – ricorda Anastasi – era stato pensato per servire l’intera zona della Piana di Gioia Tauro e, persino qualificarsi come centro di traumatologia ed ortopedia funzionale all’area industriale. I lavori di costruzione del nosocomio, iniziati alla fine degli anni ‘70, sono terminati nel 1991 con un costo ben superiore ai 7 miliardi delle vecchie lire. L’ospedale, però di fatto, non è mai stato aperto ed utilizzato né è mai stato elaborato un intervento di riqualificazione o riconversione da parte della Regione e della competente Asp. Una situazione paradossale perché si tratta di una struttura dotata di sale operatorie, pronto soccorso, diversi reparti, ben 120 posti letto nonché, da ultimo, della postazione di elisoccorso”. “Mi trovo di fronte – continua il consigliere regionale – ad immagini raccapriccianti, simbolo di una politica, soprattutto nel settore della sanità, completamente fallimentare. La costruzione, infatti, è totalmente abbandonata tra le sterpaglie, i rovi, derubata di tutto, devastata ed ormai ridotta a rifugio, considerata la presenza di coperte, rifiuti e carcasse”. (News&Com)