
CATANZARO “Sembra che la politica, a tutti i livelli, non sia sufficientemente consapevole del grave rischio di tenuta sociale che in Calabria avverte chi ogni giorno percorre le strade, incontra le persone e si misura con i problemi della disoccupazione, del lavoro precario e in nero, dei pensionati al minimo, del disagio, della dolente rassegnazione di chi chiede aiuto agli avamposti dell’ascolto sul territorio”. Lo afferma in una nota Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria. “Le difficoltà quotidiane – prosegue – acuiscono il senso di solitudine, esaltano forme di chiusura e di individualismo, mettono a rischio quella coesione sociale generatrice di solidarietà, progettualità e azione, fatta di relazioni costruite sul senso di appartenenza e sul legame con la propria terra, sulla condivisione di norme e valori, che è frutto anche di scelte orientate verso lo sviluppo e non verso un assistenzialismo che perpetua precarietà e dipendenza”. “Dunque, il tema di una coesione sociale sottoposta ad ancor più dura prova dalla pandemia – sostiene Russo – deve essere non marginale, ma al centro del piano di rilancio, ne deve essere uno dei principi ispiratori, altrimenti è in gioco la credibilità di un Governo in difficoltà anche su questi problemi e chiamato a dare un forte e incisivo segnale di attenzione alla crescita e allo sviluppo della Calabria, segnale che manca nell’attuale redazione del Pnrr”. (News&Com)