CATANZARO Al fine di ricompensare i consiglieri comunali, l’ex consigliere regionale si è quindi appropriato dei fondi regionali destinati al reclutamento di personale da adibire alla propria struttura speciale, utilizzandoli indebitamente per remunerare il fratello e la convivente dei due consiglieri comunali. La somma oggetto di sequestro, pari a 37.682,80, costituisce quindi il profitto del delitto di peculato realizzato da Parente e corrisponde al totale dei compensi erogati dal consiglio regionale della Calabria ai due congiunti di Pisano e Gironda, nell’ambito dell’incarico indebitamente loro conferito da Parente medesimo. (News&Com)
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