
Usa, Washington primo stato ad approvare la legge che regola il riconoscimento facciale. E’ stata scritta da un dipendente di Microsoft
(AGENPARL) – Roma, 11 dicembre 2020 – Forse hai sentito parlare del sistema cinese «Punteggio di credito sociale»?
No? Ti spiego. E’ un sistema in base al quale i movimenti e le attività delle persone vengono monitorati tramite sistemi di riconoscimento facciale ampiamente distribuiti e i dati estratti utilizzati per limitare l’accesso individuale ai beni e servizi fondamentali necessari per funzionare nel mondo post-moderno.
È il modo in cui la Cina impone la conformità agli editti draconiani del governo comunista.
Si però potresti pensare: «Oh, ma questa è la Cina comunista … Non potrebbe mai accadere in Occidente… E ti sbagli.
Washington è il primo Stato degli USA ad approvare una legge che regola il riconoscimento facciale. E’ legale quindi che le agenzie governative utilizzino il riconoscimento facciale per negare ai cittadini l’accesso ai diritti e ai servizi fondamentali, a una condizione. I sistemi basati sull’intelligenza artificiale devono essere soggetti a una “revisione umana significativa”.
Secondo le definizioni della legge, fintanto che un essere umano preparato ha il potere di ribaltare le decisioni delle macchine, i governi possono utilizzare i sistemi di riconoscimento facciale per negare alle persone l’accesso a prestiti, alloggi, assicurazioni, istruzione, lavoro, assistenza sanitaria, cibo, acqua o loro diritti civili.
La legge lascia non regolamentato l’uso del riconoscimento facciale da parte delle società private.
La legge di Washington è stata scritta da un dipendente Microsoft e approvata con un forte sostegno lobbistico da parte del gigante del software con sede a Seattle.
E ora, queste tre parole stanno generando riproduzioni: dopo che i legislatori statali hanno introdotto il disegno di legge nel gennaio 2020, i legislatori in California, Maryland, Idaho e South Dakota hanno adottato progetti di legge simili. Hanno un linguaggio quasi identico sulla revisione umana, ancora una volta sotto la pressione di Microsoft.
Fonte Quartz
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