
CATANZARO “Si proceda alla richiesta di riconoscimento dello stato di crisi e calamità naturale per le aziende del settore della zootecnia che in questa fase di emergenza sanitaria ed economica sono state escluse dalle misure a sostegno diretto di competenze regionali”. E’ quanto affermano i vertici di Legacoop Calabria nell’esprimere “solidarietà a quanti operano in un settore fondamentale del tessuto economico calabrese che sta subendo ingenti danni a causa del Covid-19, oltre che dalla drammatica situazione creata dalla siccità, ma anche dall’indifferenza delle istituzioni competenti”. “Siamo vicini alle cooperative che operano nel settore della zootecnia – sostengono – rilanciamo la richiesta riconoscimento dello stato di crisi e calamità naturale e di provvedimenti che garantiscano in primis l’erogazione degli anticipi alle aziende zootecniche del pagamento dei contributi Pac e Psr, per come sollecitato in una lettera inoltrata nei giorni scorsi via pec all’attenzione, tra gli altri, del presidente facente funzioni, Nino Spirlì, e l’assessore regionale al ramo, Gianluca Gallo”. “Chiediamo inoltre – si legge nella nota di Legacoop Calabria – la proroga almeno al 10 dicembre per le assegnazioni straordinarie di carburante per chi ha finito la dotazione in quanto utilizzata per le irrigazioni di soccorso. I pascoli a secco per le temperature elevate ed assenza di pioggia con l’esaurimento delle scorte e aumento dei costi per acquisti extra aziendali di fieno e cereali ormai introvabili hanno aumentato fino al collasso la difficoltà di alimentare e pascolare gli animali, così come è avvenuto in tutti questi anni”. (News&Com)