
CROTONE “Ieri – annuncia Barbuto – la risposta degli uffici legislativi del MIT che non lascia dubbi all’interpretazione della norma che consentirà l’adozione di quella variante al piano regolatore che non si può più procrastinare ed in mancanza della quale, sistematicamente e periodicamente, si assiste all’assalto del porto da parte di iniziative imprenditoriali private che ne vorrebbero orientare il destino penalizzando l’interesse pubblico e gli interessi della città di Crotone. Sebbene, infatti, l’autorità Portuale di Gioia Tauro, sia commissariata senza soluzione di continuità dal 2015, ovvero in data antecedente all’entrata in vigore del suindicato decreto del 2016, gli organi delle soppresse Autorità portuali restano in carica sino all’insediamento nei nuovi organi delle AdSP, e , ai fini delle varianti al Piano regolatore portuale, è sufficiente l’istituzione delle Autorità di sistema portuale di sistema ancorché non vi sia stato l’insediamento dei nuovi organi”. “Ed il porto di Crotone – conclude – è già ricompreso nell’area di competenza dell’Autorità portuale di sistema”. (News&Com)