
REGGIO CALABRIA “Personalmente, non potrei mai perdonarmi – sostiene Bevacqua – se il mio comportamento e la mia attività politica dovessero contribuire a far cadere anche una sola persona nella condizione in cui mi sono trovato io (o magari peggio) per oltre un mese. Nessuna ragione politica o di partito può ritenere umano sottoporre decine di migliaia di corregionali a un rischio simile”. “La democrazia rappresentativa e il rinnovo degli organismi elettivi – afferma ancora il capogruppo in Consiglio regionale del Pd – sono un passaggio doveroso, ma altrettanto importante è il diritto alla vita e, insieme, il diritto dei cittadini alla partecipazione politica esente da rischi e da vincoli che, inevitabilmente, ne condizionerebbero la qualità”. “Non credo – conclude Bevacqua – di dovere aggiungere altro, se non che, dinanzi al drammatico scenario inedito, che vede le nostre realtà precipitate nella crisi sanitaria ed economica più grave dal dopoguerra, ognuno deve assumersi, dinanzi alla propria coscienza e alla collettività, le proprie responsabilità”. (News&Com)