
REGGIO CALABRIA “Tale atteggiamento – sottolinea – conferma la palese lontananza dei palazzi romani dalla realtà sanitaria calabrese, in cui ogni giorno operano medici e para-medici di assoluto livello che, con i loro sforzi indefessi, sono riusciti a contenere egregiamente la prima ondata del virus, rendendo la Calabria una delle regioni più virtuose. All’uopo, voglio pubblicamente ringraziare, anche da medico, tutti gli operatori della sanità calabrese e, in particolare, quelli dell’Azienda ospedaliera ‘Pugliese-Ciaccio’ di Catanzaro (dove vengono processati oltre i 50% dei tamponi di tutta la Calabria!) che, con l’avvento dell’emergenza COVID, stanno ancor più subendo le nefaste conseguenze dell’inettitudine delle scelte del Governo, che è l’unico responsabile dello sfascio della sanità calabrese, avendo da oltre 10 anni, esautorato la Regione di ogni sua competenza in materia, affidando il timone di una nave, sempre più sgangherata, ad illustri comandanti, arrivati da chissà dove, che avrebbero dovuto risanare la sanità calabrese, senza neanche conoscere la strada da percorrere per raggiungere il ‘Pugliese-Ciaccio’ di Catanzaro, o il ‘Bianchi-Melacrino-Morelli’ di Reggio Calabria, o l’’Annunziata’ di Cosenza!”. “Del resto, se si rivelassero esatte le indiscrezioni sulla scelta del futuro commissario ad acta (che potrebbe essere un soggetto, organico al PD, già designato dai palazzi romani per un importante incarico commissariale nella sanità calabrese) – conclude Sinibaldo Esposito – l’occupazione manu militari della sanità calabrese sarebbe completata. Un famoso politico italiano diceva: ‘A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca’; nei prossimi mesi si capirà se queste mie riflessioni (inclusa la ‘previsione’ della nomina commissariale), erano solo un ‘pensar male’ o, piuttosto, un ‘averci azzeccato’!”. (News&Com)