
REGGIO CALABRIA “Peraltro, come è già stato ricordato da qualcuno, il precedente decreto ‘Sanità Calabria’, che era meno stringente di quello approvato ieri, aveva passato il vaglio della Corte Costituzionale solo in quanto misura temporanea, per cui il nuovo decreto appare incostituzionale, oltre che anti-democratico. Pertanto – rilancia Esposito – per come ha già dichiarato il presidente f.f. Spirlì, come Regione Calabria adotteremo ogni idonea iniziativa, in tutte le sedi, contro quello che è un vero e proprio abuso del Governo centrale, nei confronti della Calabria, che, in un momento critico a causa della pandemia in atto, rischia di spingere definitivamente nel baratro l’intero sistema sanitario calabrese, ancora una volta sacrificato sull’altare degli accordi politici e delle convenienze elettorali, che hanno probabilmente determinato anche la discutibilissima scelta del Governo di collocare la Calabria, che presenta parametri di contagiosità più bassi di altre regioni italiane, tra le ‘zone rosse’, in esecuzione di una vera e propria manovra di ‘accerchiamento’ della sanità calabrese, in cui l’impennata improvvisa ed immotivata dell’allerta sanitaria doveva bilanciare e giustificare l’adozione della scellerata misura di commissariamento, deliberata nella stessa giornata di ieri”. (News&Com)