
CATANZARO “Studi scientifici analoghi – spiega ancora la Granato – arrivano anche dall’Inghilterra, dove la rivista ‘Nature’ riporta che ‘i dati raccolti in tutto il mondo suggeriscono sempre più che le scuole non sono punti caldi per le infezioni da coronavirus. Nonostante i timori, le infezioni da COVID-19 non sono aumentate quando le scuole e gli asili nido hanno riaperto dopo che i blocchi per pandemia si sono attenuati. E quando si verificano focolai, per lo più determinano solo pochi ammalati”. “L’attenzione dovrebbe concentrarsi ulteriormente – aggiunge la senatrice pentastellata – su quello che i giovani, e parlo degli studenti che Spirlì ha deciso di tenere a casa stabilendo per ordinanza il 100 per cento delle lezioni in DAD per le superiori: l’obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre gli assembramenti e non penalizzare gli studenti che non sono nelle condizioni di studiare a casa, perché vivono in contesti sociali difficili e degradati, e che non possono stare al passo con i compagni perché penalizzati dal disagio economico”. “Le scuole – evidenzia – al momento, non preoccupano. Le misure attuate fino ad ora, dove sono state rispettate, e parlo di rispetto del distanziamento, gli ingressi contingentati e differenziati, l’utilizzo delle mascherine per esempio, sono risultate efficaci grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici, dei docenti e prima di tutto dei cittadini”. “La scuola mostra un numero limitato di focolai e sta rispondendo in maniera forte, quello che viene trascurato – conclude Granato – è il mantenimento della ‘filiera’ fino a casa. Mi riferisco prima di tutto all’utilizzo dei mezzi pubblici, indiscriminato e senza controllo e alla socialità senza freni che si riproduce nelle ore diurne senza temere le serrande abbassate dei bar alle 18”. (News&Com)