
REGGIO CALABRIA Invece per la rapina all’Ufficio postale di Rosalì [RC], frazione di Catona [RC],del 1 ottobre 2019 venivano tratti in arresto, nella flagranza del reato dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, gli autori materiali dell’associazione criminale, ovvero l’odierno indagato Carmine Alvaro, unitamente a Carmine Scibilia e Nicola Romano. Nel dettaglio i tre individui con volto travisato da passamontagna e guanti calzati, giungendo a bordo dell’autovettura Fiat punto (oggetto di furto), minacciavano il direttore dell’Ufficio Postale con spranghe in ferro e una pistola a salve. L’azione delittuosa veniva interrotta grazie alla presenza nell’Ufficio postale di un Carabiniere della Compagnia, libero dal servizio, che allertava la Centrale Operativa, consentendo la predisposizione di un dispositivo dell’Arma all’uscita composto da personale della Stazione di Reggio Calabria-Catona e della Radiomobile. Nel frattempo il militare accortosi dell’arrivo dei colleghi non esitava a bloccare uno dei tre malviventi con il quale intraprendeva una colluttazione. Il personale intevenuto bloccava l’azione delittuosa arrestandoli in flagranza di reato. Le successive indagini della Compagnia hanno fatto emergere il coinvolgimento, nel delitto in questione, anche dell’odierno indagato Giuseppe Agostino, con il ruolo di basista della rapina. Il militare intervenuto libero dal servizio ha riportato delle lesioni considerevoli, ma è ora tornato in servizio: una condotta meritoria, evidenziata anche dall’amministrazione comunale con il conferimento del premio “San Giorgio d’oro 2020”. Nei confronti degli autori della rapina è stata esercitata l’azione penale nell’ambito del procedimento penale nr. 4301/2019 RGNR mod 21 e definito con sentenza n. 46/2020 del 21febbraio 2020, con cui il Giudice dell’Udienza Preliminare ha condannato i tre soggetti rispettivamentead anni sei di reclusione per il duo Romano/Scibilia e ad anni 5 e mesi 4 di reclusione per Cosimo Alvaro. (News&Com)