(AGENPARL) – Valdagno, 24 giugno 2020 – I festeggiamenti per la decima edizione di Femminile Singolare avrebbero voluto essere diversi, ma l’emergenza sanitaria non ha fermato la programmazione e la ricerca delle voci femminili che anche nell’estate 2020 calcheranno il palco del festival valdagnese.
10 luglio, ore 21.00
Erica Boschiero “Essere umani” – Concerto disegnato
Attraverso alcune sue canzoni e brani di grandi cantautori italiani ed internazionali, Erica conduce il pubblico in un viaggio alla scoperta dei Diritti Umani, passando attraverso le loro drammatiche violazioni nel corso della storia, le lotte di rivendicazione, fino a giungere ad una riflessione sulla contemporaneità, sulle criticità di un mondo complesso e globalizzato dove i Diritti Umani sono rimessi pericolosamente in discussione e quanto mai a rischio.
Al suo fianco, il fumettista Paolo Cossi, che illustra in diretta le storie raccontate dalla cantautrice, e il compositore e fisarmonicista Sergio Marchesini, con il quale da anni condivide i palchi d’Italia e l’impegno sul piano sociale.
17 luglio, ore 21.00
Nel mondo sonoro di Sara Jane Ceccarelli, cantante italo-canadese, convive tutta la musica della sua multiforme carriera. La sua scrittura, contaminata dal cantautorato nordamericano, si tinge di pop, blues, jazz e musica popolare sudamericana. Dà vita a canzoni di cui è quindi difficile definire il genere, e che unite alla sua voce delicata e al contempo carica di energia, trascinano il pubblico in un live che tocca l’anima.
“Una portatrice sana di malinconia positiva”, Sara Jane Ceccarelli propone nel suo tour 2020 brani dal suo album Colors, uniti a inediti ancora non incisi, che verranno registrati a fine tour dopo averli suonati e arricchiti sui vari palchi.
Nel 2016 è uscito per iCompany il suo primo album Colors – Story of a girl who wanted to record an album definito dal magazine Cantautori Italiani “tra i migliori dischi dell’anno appena concluso”.
Vincitrice nel 2019 del primo premio come miglior autrice a “L’artista che non c’era” e del Premio Nuovo Imaie 2019/2020, Sara Jane Ceccarelli canta perlopiù in inglese, con testi che raccontano di buffi personaggi e di umanità varia, accompagnata dai suoi ormai consolidati musicisti che condividono con lei il gioco sacro che è la musica. Sul palco ritroveremo il fratello Paolo, raffinato musicista che avrà con sé chitarra elettrica e lap steel guitar, con cui Sara suona sin dall’infanzia, Lorenzo De Angelis alla chitarra acustica, basso e cori, e Matteo Dragoni alla batteria e glockenspiel.
24 luglio, ore 21.00
Franca Masu
Franca Masu, sarda, rappresenta in un certo modo la rinascita della canzone folkloristica catalana, formata da una magica fusione tra jazz, tango e fado. Autodidatta e con una sensibilità ed una carica interpretativa molto forti, si fa subito apprezzare per le sue capacità di improvvisazione e per la grande saggezza con cui riesce a fondere i vari stili musicali in armonie veramente uniche ed impattanti.
Tra il 2000 ed il 2013 si concentrano i suoi cd di maggior successo e le collaborazioni con alcuni tra i più grandi musicisti del panorama mondiale. Oltre al suo grande amore per il jazz e per il tango, di cui sa cogliere benissimo ogni sfumatura più raffinata per impastarla con la sua musica folkloristica, Franca Masu pone in risalto anche la sua forte attrazione per il fado, traendo da questo genere fortemente interpretativo grandi spunti da amalgamare alle sue canzoni in lingua catalana, rendendola così davvero unica e ricca do pathos.
1 agosto, ore 18.00
Countin’ the blues. Donne indomite – Presentazione del libro di Elisa De Munari
Durante l’inizio del ventesimo secolo, una potente tradizione di artiste afroamericane aiutò le donne a trovare la loro voce e a farsi sentire: le donne del blues. Le vite e l’arte di queste cantanti e musiciste fondarono un nuovo modo di vivere, sfidando i limiti imposti dalla morale, ritrovando se stesse nel momento in cui ruppero i ruoli di genere imposti dalla società. Nessuno poteva dire loro come vestirsi, come comportarsi e soprattutto cosa dovessero sentire. Si rifiutarono di seguire i dettami imposti e nel farlo si guadagnarono una reputazione scandalosa.
Erano donne cattive? Forse. Ma loro erano consapevoli del fatto che essere buone non le aveva, sino ad allora, condotte da nessuna parte.
A seguire concerto KALAHYSTERI
Gruppo femminile composto da Astrid Dante (voce, chitarra), Elli de Mon (voce, contrabbasso) e Giusi Pesenti (voce e percussioni). Le canzoni di Kalahysteri sono nude e grezze, fiorenti e intriganti, profonde e sognanti. Il loro album di debutto è una tavolozza di colori che si estende dal blues al power pop, dal folk europeo al rock’n’roll e trasformata in qualcosa di nuovo: 10 canzoni pop moderne suonate con strumenti tradizionali.
Nel giugno 2016 i Kalahysteri hanno registrato il loro primo album agli Outside Inside Studio con il produttore Matt Bordin (The Mojomatics), pubblicato dall’etichetta francese Pitshark Records.
7 agosto, ore 21.00
Lavinia Mancusi “Revolucionaria!”
Violeta Parra, Chavela Vargas, Mercedes Sosa sono nomi che disegnano un continente. Nomi di donne che hanno scandito, cantando, la storia del Sud America contemporaneo, costellato di dittature feroci e di magnifiche rivoluzioni. Hanno dato voce a un popolo multiforme che, seppur massacrato, emerge dalla storia fiero e poetico. Mentre con le loro voci si consegnavano, forse inconsapevolmente, alla storia, Violeta, Chavela e Mercedes hanno vissuto, si sono innamorate, hanno fallito ed esultato numerose volte. Tornare a quei giorni è, ovviamente, impossibile, ma è possibile far riemergere quel fuoco che le ha accompagnate e consacrate.
Revolucionaria! È un concerto per musica e storie che ripercorre le vite delle tre cantautrici sudamericane attraverso le loro canzoni, portate sul palco da Lavinia Mancusi (voce, chitarra), Felice Zaccheo (chitarra) e Raoul Scebba (percussioni).
15 agosto, ore 18.00
Breve storia della musica elettronica e delle sue protagoniste – Presentazione del libro di Johann Merrich
A sette anni di distanza dalla pubblicazione di Le Pioniere della Musica Elettronica (Auditorium Edizioni, Milano 2012), Johann Merrich ritorna in libreria con un nuovo volume in uscita a fine gennaio per Arcana Edizioni. Il libro affronta la nascita e lo sviluppo della musica elettroacustica ed elettronica ponendo al centro della narrazione l’attività di compositrici impegnate nella costruzione della nuova musica del Ventesimo secolo. Suddiviso in dodici capitoli, lo scritto segue l’ordine cronologico dello sviluppo di tecniche, tecnologie e generi, dalla comparsa del Theremin ai primi software commerciali destinati alla produzione di computer music, creando sezioni geograficamente definite: la nascita della musica elettroacustica in Francia, lo sviluppo della musica per radio e televisione in Inghilterra, l’avvento della storia del sintetizzatore negli Stati Uniti d’America, le complessità del panorama italiano italiano dopo la fondazione dello Studio di Fonologia di Milano e molto altro.
dalla mezzanotte alle 7.00
L’impero della luce – Sleep concert
Lo sleep concert è una performance musicale immersiva della durata di un’intera notte, destinata a pubblici dormienti o in stato di dormiveglia. Malgrado Terry Riley avesse già iniziato questa pratica nel 1970, è Robert Rich a definirla formalmente nel 1982. Compositore e musicista ambient, Rich era interessato all’indagine delle fasi REM del sonno e alla possibilità di influenzarle attraverso gli stimoli sonori.
Come funziona:
• Gli spettatori sono invitati a portare i propri sacco a pelo, cuscini, materassini, coperte e quanto necessario per potersi sistemare per la notte. Sarà assicurato il distanziamento di almeno un metro tra le persone
• Gli spettatori sono liberi di assistere a tutto il concerto o solo a una parte di esso
• Il concerto inizia a mezzanotte e si sviluppa ininterrottamente sino alle 7.30 del mattino. I volumi rispettano i tradizionali livelli di ascolto sino all’1.30, poi iniziano a calare, accompagnando lo stato di sonno degli spettatori
• Al mattino si potrà gustare una colazione inusuale con la formula del Public Dream: una discussione di gruppo per raccontare e condividere le esperienze oniriche e percettive accadute nel corso dello sleep concert.