
Da più parti, giornalmente, viene lanciato il grido di soccorso dei lavoratori in cassa integrazione, ormai da mesi, che non hanno ricevuto nemmeno un centesimo.
“Il vero sordo è colui che non vuole sentire!”
Quante volte e da più parti è stato sollevato, nei confronti del governo, questo problema, che diventa, ogni giorno che passa, sempre più drammatico, e che pone migliaia di lavoratori nella disperazione, in quanto impossibilitati a provvedere alle proprie famiglie.
Per quanto riguarda l’Inps ci sarebbe da esprimere un forte biasimo, visto che non riesce ad adempiere alle proprie funzioni e ogni volta accampa scuse che, come si sa, non sono commestibili.
Di fronte a questa problematica, che purtroppo perdura da mesi, non si può che evidenziare la responsabilità del Governo che non “striglia” come dovrebbe l’Inps per sospingerla a darsi da fare, quella della Regione, che costituisce il primo anello della catena istituzionale e che non riesce, quasi mai, a rispettare scadenze e appuntamenti.
Ci chiediamo il perchè Regione e Inps, viste le loro dichiarate, ma non giustificate, difficoltà non abbiano messo in campo misure straordinarie magari reclutando, in modo straordinario a tempo limitato, risorse, magari giovani, che con la loro conoscenza dell’informatica e il loro entusiasmo avrebbro potuto rafforzare l’organizzazione degli enti in modo tale da “servire” come meritano i lavoratori in cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
L’invito che ci sentiamo di formulare è semplicemente quello di darsi da fare, anche perchè il limite di sopportazione dei lavoratori è stato ampiamente superato.
Ognuno di noi è chiamato a fare il proprio dovere con rapidità e efficienza, così com’è richiesto dal periodo emergenziale che stiamo vivendo. (News&Com)