
Sconcerta ed amareggia la presa di posizione rigida ed inflessibile di chi, sostanzialmente appartenente ad aree politico – sindacali di parte, peraltro sponsorizzati da ” media a trazione unica”, si schierano a favore di decisioni governative che non tengono in considerazione la voce di lavoratori autonomi, imprese, aziende, attività professionali, artigianali commerciali e di tutti coloro che stanno vivendo mesi di fermo lavorativo, per l’emergenza Covid-19.
L’unione generale del lavoro della Calabria, chiede al Governo Centrale ed al Governo Regionale, che si possano trovare soluzioni adeguate alla ripresa economica e produttiva delle attività nella Regione, considerando le tutele del caso per salvaguardare la salute dei calabresi e predisponendo gli interventi necessari alla fine del lockdown, alla luce della curva in netta discesa del contagio epidemiologico, che fa credere che si possa procedere ad un pronto ritorno alla normalità. Non vogliamo parlare di scontro Governo-Regione e non intendiamo prestare il fianco a strumentalizzazioni di alcun genere, ma auspichiamo un costruttivo atto di indirizzo, unico e condiviso per far ripartire questa Regione, augurandoci che non vi sia un ulteriore prosieguo di fratture e divisioni tra le massime istituzioni dello Stato Italiano, in quanto le stesse DEVONO interagire tra loro, assolutamente scevre da posizioni partitiche ed ideogiche, al fine di tutelare la Calabria, una Regione che fa parte di DIRITTO dell’ITALIA ed ha pagato e sta tuttora pagando un prezzo altissimo a causa di trascorsi storici impregnati di conflitti inutili e distruttivi. (News&Com)