
(AGENPARL) – Roma, 03 mag 2020 – “Dall’inizio del lockdown dovuto al Coronavirus, le donne sono ancora più impegnate nelle mansioni di mamme, insegnanti dei propri figli, cuoche, lavoratrici in smart working. Abbiamo voluto chiedere all’Avvocato – Criminologa Luana Campa se, secondo Lei, in un momento così difficile per tutto il Paese, la politica si è occupata delle donne.
“Dal 4 maggio l’Italia gradualmente riaprirà delle attività, mentre le scuole e gli asili rimarranno chiusi fino a settembre, se non oltre. Sono nove milioni le italiane che lavorano fuori casa e che si chiedono come e se potranno tornare a lavorare. Tante ancora le domande: chi si occuperà dei figli rimasti? Chi assisterà i genitori anziani? È uno scenario preoccupante che mette in luce la noncuranza del Governo e la mancanza di politiche di effettiva parità, dal lavoro domestico alla conciliazione tra vita privata e professionale. L’Italia è tra le Nazioni europee dove in casa (e non solo)è più ampia la disparità tra uomini e donne. È evidente che, per superare questo gap, ci vogliono anni di educazione alla parità di genere, ma mi aspettavo dal Governo misure più coraggiose e inclusive della categoria delle donne lavoratrici. Lo smart working si è rivelato particolarmente impegnativo per noi donne. I dati dimostrano che una donna su tre lavora più di prima e, inoltre, non può diventare la nostra trappola permanente! Vi è in ballo il nostro sacrosanto diritto all’indipendenza economica e alla libertà. È doveroso che la politica si occupi anche delle donne, con risposte concrete. Ci tengo a riportare un dato a livello mondiale che arriva da Forbes: nei Paesi guidati da donne l’epidemia è stata gestita meglio. Dalla Nuova Zelanda a Taiwan, passando per la Germania, i sette Paesi che hanno affrontato meglio il Coronavirus sono governati da donne, la cui leadership si è basata su verità (e non come in Italia), decisioni coraggiose e immediate di adozione di misure restrittive (senza soppesare la convenienza politica ed economica delle decisioni da adottare!), empatia e strategia decisionale. Faccio mie le parole del filosofo tedesco Karl Jasper : “Le situazioni limite – e una pandemia lo è – rivelano meglio delle altre come siamo veramente fatti”. Intelligenti pauca”.
Avvocato Campa Lei pensa che da questa catastrofe universale possa rinascere un mondo migliore?
“Lo spero. Stiamo pagando a duro prezzo gli effetti di almeno un decennio di definanziamento “criminale” al settore sanitario pubblico. Non posso esimermi dal ringraziare i medici e tutti coloro che hanno continuato a lavorare per garantirci un presente e un futuro. Di sicuro dalle crepe che questa crisi sanitaria – e non solo – ha messo in luce, si ha il dovere di ricostruire il Paese ferito da uno sfruttamento sconsiderato, diseguaglianze sociali e disparità di genere. Si ha bisogno di una nuova generazione di leader (e non di narcisisti impegnati ad accentuare il loro autoritarismo) capaci di decisioni coraggiose e in grado di capire l’urgenza della ricostruzione “.