
Con un comunicato stampa il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito risponde al sindaco di Soverato, Francesco Alecci, riguardo alla recente interrogazione del parlamentare sui Punti nascita di Lamezia Terme e di Soverato. «Secondo le Linee di indirizzo ministeriali, che non ho stabilito io ma sono state approvate nel 2010 dalla Conferenza Stato-Regioni, da qui ai prossimi anni – chiarisce D’Ippolito – resteranno aperti soltanto i punti nascita con 1000 parti all’anno. Questa decisione è stata ripresa nella programmazione contenuta nel Dca 64 del 2016, di riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese. Al momento possono rimanere aperti soltanto i Punti nascita con oltre 500 parti all’anno». «La verità, che non si legge negli articoli e commenti in cui è stata strumentalizzata la mia iniziativa, è – rimarca il deputato M5S – che con queste indicazioni, poste a tutela della sicurezza delle madri e dei nascituri, rischiano la chiusura sia il Punto nascita di Lamezia, che ha 1000 parti all’anno, sia quello di Soverato, che nel 2018 ne ha totalizzato meno di 400 e che per la sua pericolosità era già stato chiuso dall’Asp di Catanzaro sulla base delle conclusioni degli ispettori ministeriali. Le Linee di indirizzo non sono campate in aria e la cronaca dovrà pur insegnarci qualcosa. Nei mesi scorsi – rammenta il parlamentare – al Punto nascita di Cetraro, con numeri inadeguati, è avvenuta una tragedia umana. L’esperienza e la manualità degli operatori sanitari sono dunque fondamentali, in medicina. Perciò ho posto un problema e non ho prospettato l’accorpamento dei due Punti nascita di Lamezia e Soverato, peraltro molto lontani». «Se si mettono soldi per il Punto nascita di Soverato, che poi verrà chiuso, è uno spreco di risorse. Giusto e doveroso, allora, riprogrammare – conclude D’Ippolito – la rete dei Punti nascita investendo i fondi pubblici disponibili in maniera corretta e nell’esclusivo interesse di madri e piccoli, sia di Lamezia che di Soverato. Questo è un compito della struttura commissariale. Purtroppo, a larga parte della politica interessa soltanto il consenso, che spesso si forma con promesse vuote e senza coscienza. Mi dispiace che gli attacchi alla mia iniziativa siano avvenuti senza leggere la mia interrogazione e senza conoscere le norme o ignorandole in mala fede». (News&Com)