
(AGENPARL) – Roma, 29 gennaio 2020 – Tutto pronto per il Brexit Day. Ieri il ministro degli esteri inglese, Chris Pincher, parlando dopo l’ultima riunione del Consiglio Affari generali a Bruxelles come membro, ha dichiarato che il Regno Unito “non vede l’ora di vedere il prossimo capitolo” nelle sue relazioni con l’UE.
Oggi è il grande giorno per l’UK, perché il Parlamento europeo voterà sull’accordo sulla Brexit e approverà i termini dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea in una votazione storica di mercoledì 29 gennaio. Un voto scontato visto che l’accordo di recesso è stato già firmato la scorsa settimana dalle commissioni parlamentari. Quindi la sessione di mercoledì sarà solo simbolica e i deputati degli opposti schieramenti celebreranno o lamenteranno la fine dell’adesione dell’UK alla UE.
I 751 membri del PE discuteranno dell’Accordo di recesso sulla Brexit a Bruxelles, e approveranno il trattato Regno Unito-UE.
Segnerà la fase finale del processo di ratifica, prima dell’uscita del Regno Unito prevista alle 23 del 31 gennaio.
Tra le figure di rilievo che dovrebbero parlare, c’è il leader del Brexit Party del Regno Unito, Nigel Farage, che ha fatto una campagna per l’uscita del Regno Unito da quando è stato eletto per la prima volta nel 1999.
Dopo la votazione, che dovrebbe svolgersi intorno alle 17, gli eurodeputati britannici che lasceranno il posto di lavoro parteciperanno ad una cerimonia speciale organizzata dagli altri membri.
C’è da aspettarsi discorsi che lodino l’unità dell’UE e descrivano la partenza del Regno Unito come un errore deplorevole.
Nel frattempo, i 73 membri britannici stanno mettendo nelle 15 scatole di cartone le loro cose.
La bandiera britannica che sventola fuori a Bruxelles verrà ammainata nelle prime ore di sabato mattina, dopodiché verrà esposta in un museo.
Dopo la partenza del Regno Unito, ci sarà un periodo di transizione di 11 mesi in cui le due parti negozieranno le loro future relazioni economiche.
I colloqui commerciali dovrebbero iniziare all’inizio di marzo ed in particolare il Regno Unito ha insistito sul fatto che non potranno essere prorogati oltre il 31 dicembre 2020, quando l’accordo si concluderà.
Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha detto martedì alla CNN che il calendario dei lavori era troppo stretto.
Nel frattempo, in UK è stata coniata una moneta commemorativa da 50 P che segna l’uscita del Regno Unito dall’UE.
La moneta reca la scritta “pace, prosperità e amicizia con tutte le nazioni” e la data del 31 gennaio e sarà presentata dal maestro di zecca Javid al primo ministro Boris Johnson questa settimana.
Da sottolineare che il presidente uscente USA Barack Obama aveva dichiarato nell’aprile dello scorso anno che il Regno Unito sarebbe “in fondo alla fila” se abbandonasse l’UE, successivamente aveva ritirato la sua dichiarazione.
Su posizione diversa, l’attuale presidente statunitense, Donald Trump, che ha ribadito “i paesi vogliono la propria identità e il Regno Unito voleva la propria identità, ma penso che se non fossero stati costretti ad accogliere tutti i rifugiati, non ci sarebbe stata una Brexit”.
Su un potenziale accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito, Trump ha dichiarato: “lavoreremo molto duramente per farlo rapidamente e correttamente. Buono per entrambe le parti”.