(AGENPARL) – gio 07 aprile 2022 L’arte barocca, un patrimonio da riscoprire – L’inaugurazione della
mostra che sarà un omaggio alla ricchezza del territorio ligure
S’inaugurerà con una conferenza stampa e una presentazione ufficiale
venerdì 8 aprile, la nuova grande mostra realizzata da Formae Lucis e
dal Museo Diocesano di Albenga. “Onde barocche. Capolavori diocesani
tra 1600 e 1750”. Sarà un omaggio all’arte della meraviglia e dello
stupore, che così tanti felici esisti ha avuto nel territorio
diocesano. Ne sono testimonianza i prestiti attualmente in corso alle
grandi mostre di Roma e Genova per il progetto “Superbarocco”, con cui
“Onde barocche” ha l’onore di collaborare e di cui fa parte,
arricchendo la sezione “I protagonisti”, una serie di esposizioni
diffuse su tutta la Liguria tra cui anche “Superbe Maioliche.
Guidobono e lo splendore del Barocco a Savona”, di prossima apertura
al Museo della Ceramica di Savona. Al centro del progetto espositivo,
un tesoro di rara ricchezza che racconta storie di vivaci committenze
e maestranze e che invita allo stupore e alla meraviglia. Cuore di
Onde barocche sarà il Museo Diocesano di Albenga, interamente
riallestito per ospitare più di venti opere che per la prima volta
saranno messe a confronto per raccontare lo splendore di una fase
artistica tra i cui protagonisti si trovano Guido Reni, Giulio Benso,
Anton Maria Maragliano.
Curatori della mostra, che vede la collaborazione con la
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di
Imperia e Savona, sono l’architetto Castore Sirimarco, direttore
dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e da don Emanuele Caccia,
vicedirettore del Museo Diocesano. Nell’intento di unire arte ma anche
storia e cultura, “Onde Barocche” non sarà solo una mostra ma un vero
percorso alla scoperta del territorio e dei suoi capolavori del
periodo che si estende tra il 1600 e il 1750. Oltre al Museo di
Albenga, una seconda sede espositiva sarà infatti il complesso della
“Ripa”, a Pieve di Teco (Imperia), che già custodisce importanti
testimonianze di età barocca. A questa tappa si aggiungeranno diversi
siti diffusi su tutto il territorio diocesano, uniti in un ideale
percorso di scoperta del patrimonio artistico del Ponente ligure. Alla
mostra saranno affiancati incontri tra cui un ciclo di approfondimenti
con la “Fondazione Arte della Seta Lisio” di Firenze dedicati al mondo
della sartoria e della moda, per un’innovativa linea di lettura delle
opere esposte, ma anche appuntamenti dedicati a temi di musica sacra
nell’epoca post-tridentina e barocca.
Nel calendario di iniziative parallele non mancheranno approfondimenti
scientifici sul tema del barocco sul territorio diocesano in
collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio per le province di Imperia e Savona. Anche le scuole saranno
coinvolte, con visite e laboratori dedicati, ma anche con lezioni in
classe.
La mostra “Onde barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750” è
realizzata grazie al contributo della Fondazione De Mari e con il
patrocinio di Pontificio Consiglio della Cultura, Comune di Albenga,
Comune di Pieve di Teco. Top sponsor sono: Gruppo Verus, Sacchi,
Lusardi restauri, CMF impianti, Kreo Costruzioni.
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