
(AGENPARL) – gio 16 giugno 2022 Roma, 16 giugno 2022
OSSERVATORIO SUL PRECARIATO
Pubblicati i dati di marzo 2022
LA DINAMICA DEI FLUSSI
Nel primo trimestre 2022 i flussi nel mercato del lavoro (assunzioni, trasformazioni, cessazioni) hanno ripreso i livelli prepandemici (Tab. 1), compromessi nel biennio 2020-2021 dall’emergenza sanitaria con le connesse chiusure e restrizioni. Complessivamente, sia le assunzioni che le cessazioni hanno superato il livello del 2018-2019 e anche le trasformazioni si sono avvicinate al livello massimo in precedenza registrato nel 2019.
Il confronto con il 2021 mette in evidenza l’entità della riattivazione dei flussi.
Le trasformazioni da tempo determinato nel primo trimestre 2022 sono risultate 191.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+68%). Nello stesso periodo, le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo – pari a 31.000 – risultano essere aumentate del 14% rispetto all’anno precedente.
Per Le cessazioni dei contratti a tempo indeterminato per tipologia (Tab.2) si evidenzia un forte aumento dei licenziamenti di natura economica e disciplinari (rispettivamente +162% e +48%). Occorre ricordare che nel primo trimestre 2021 i licenziamenti economici erano ancora bloccati dalle normative specifiche introdotte nel 2020. Nel confronto con il 2019 per i licenziamenti economici si rileva una contrazione (-17%) e un aumento per quelli disciplinari (+59%).
Anche le dimissioni registrano un incremento nel primo trimestre 2022 rispetto al corrispondente trimestre del 2021 (+35%) e del 2019 (+29%).
LE AGEVOLAZIONI AI RAPPORTI DI LAVORO
Nei primi tre mesi del 2022, rispetto al corrispondente periodo del 2021, tutte le tipologie di rapporti di lavoro (con riferimento sia alle assunzioni che alle variazioni contrattuali) incentivati presentano una significativa variazione positiva. In termini percentuali l’esonero giovani presenta la variazione più consistente, tuttavia l’incentivazione denominata “Decontribuzione Sud”, per la sua estensione e pratica assenza di requisiti particolari di accesso, è in termini assoluti l’agevolazione più rilevante.
LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO
Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, identifica la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente).
Dopo gli andamenti negativi registrati nei mesi più acuti della prima fase della pandemia (antecedente all’avvio della vaccinazione di massa), a partire da marzo 2021 il saldo annualizzato ha segnato un continuo recupero. A marzo 2022 si registra un saldo pari a 763.000 posizioni di lavoro. In particolare, per il tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari a 169.000 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione complessiva è pari a 594.000 unità, con un ruolo rilevante dei rapporti a termine.
La tab. 3 dettaglia questi risultati per regione.
Nella tab. 4 il dettaglio dei medesimi risultati per settore. Il maggior contributo alla crescita, rispetto al 2021, è fornito dai settori alloggio e ristorazione (+208.000 posizioni rispetto a marzo 2021), costruzioni (+132.000) e terziario professionale (+111.000). Variazioni negative sono evidenziate per il comparto finanza-assicurazioni (-4.100, in questo settore a causa della contrazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato), per le industrie estrattive (-960) e per l’agricoltura (-220).
I dati riportati in tab. 5 evidenziano come nel corso dell’ultimo anno, accanto alla crescita dei rapporti di lavoro, progressivamente si sia sviluppato il processo di riassorbimento della Cassa integrazione: a marzo 2021 i lavoratori in Cig (esclusa la Cig straordinaria) risultavano ancora poco meno di 2 milioni con una media mensile pro capite di 75 ore; a febbraio 2022 risultavano pari a circa 214.000 unità con una media di 41 ore mensili pro-capite.
FOCUS RAPPORTI IN SOMMINISTRAZIONE
Nel report è presente una tavola che riporta una disaggregazione dei contratti in somministrazione secondo la tipologia contrattuale, distinguendo i rapporti a tempo indeterminato e quelli a termine (che includono sia i contratti a tempo determinato che stagionali). Nel corso del primo trimestre del 2022, rispetto al corrispondente periodo del 2021, le assunzioni in somministrazione sono aumentate per entrambe le tipologie contrattuali: tempo indeterminato +92%, a termine +27%.
Anche per le cessazioni si rileva un aumento per le due tipologie contrattuali, con andamento analogo alle assunzioni.
IL LAVORO OCCASIONALE
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a marzo 2022 si attesta intorno alle 14.000 unità (in aumento del 25% rispetto allo stesso mese del 2021); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 247 euro.
Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a marzo 2022 essi risultano circa 13.000, in diminuzione del 75% rispetto a marzo 2021, periodo in cui il bonus baby sitting era erogato attraverso il libretto famiglia, l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 193 euro.
I dati completi sono consultabili sulla home page del sito istituzionale dell’Inps (www.inps.it) nella sezione Dati e analisi/Osservatori Statistici, report dal titolo “Osservatorio sul precariato”.