(AGENPARL) - Roma, 9 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 09 December 2025 (ACON) Trieste, 9 dic – “A livello nazionale, i dati pi?
recenti di Aci e Istat mostrano segnali incoraggianti per la
sicurezza sulle strade italiane: nel primo semestre del 2025, gli
incidenti con lesioni a persone sono diminuiti dell’1,3% rispetto
allo stesso periodo del 2024, passando a 82.344 casi, i feriti
sono scesi a 111.090 (-1,2%), e soprattutto le vittime entro il
trentesimo giorno (1.310 persone) registrano una riduzione del
6,8%. Nel complesso del 2024, pur con un leggero aumento degli
incidenti (+4,1% rispetto al 2023) e dei feriti, il numero delle
vittime si ? mantenuto sostanzialmente stabile: 3.030 morti, solo
lo 0,3% in meno rispetto all’anno precedente”.
Sono dati riportati in una nota dalla consigliera regionale
Maddalena Spagnolo (Lega), a detta della quale “questi dati
positivi rappresentano un segnale incoraggiante: dimostrano che
le misure legislative e le politiche di prevenzione possono fare
la differenza, ma non possono essere l’unica risposta. Serve un
impegno costante e strutturato, anche sul piano culturale e
formativo, per consolidare questo andamento”.
“Anche se il dato delle vittime tra i pedoni nel 2024 mostra una
lieve riduzione rispetto al 2023 (-3,1%) – aggiunge la Spagnolo
-, non va interpretato come allarme rientrato: in termini
assoluti, centinaia di pedoni continuano a perdere la vita ogni
anno. Gli scontri veicolo-pedone non sono un fenomeno raro: ci?
evidenzia la fragilit? della condizione del pedone in Italia, e
l’importanza di politiche strutturali di prevenzione e tutela”.
“Il Friuli Venezia Giulia detiene oggi un primato drammatico: ?
la seconda regione pi? pericolosa d’Italia per i pedoni. Nel solo
2025, secondo i dati Asaps, sono stati 11 i pedoni morti
investiti sulle strade regionali e 4 i ciclisti che hanno perso
la vita, dati che collocano il Fvg immediatamente dopo la Liguria
per incidenza dei decessi rispetto alla popolazione. Dati – cos?
ancora la consigliera – che fotografano un’emergenza reale, fatta
di tragedie che colpiscono famiglie e comunit? e che impongono un
cambio di passo nelle politiche di prevenzione”.
“Alle diverse iniziative per la sicurezza stradale che vengono
messe in campo, ho voluto contribuire con un emendamento al
disegno di legge di stabilit? 2026 che rafforza in modo concreto
l’educazione alla prevenzione nelle scuole – fa sapere la
Spagnolo -. La proposta introduce, in via sperimentale, un
sistema di contributi regionali destinati alle associazioni di
volontariato iscritte al Runts per la realizzazione di attivit?
formative rivolte agli studenti delle scuole secondarie di
secondo grado e degli istituti comprensivi del territorio
regionale. L’intervento prevede un finanziamento dedicato di
200mila euro per il 2026, con risorse interamente coperte dal
bilancio regionale”.
“Parliamo di corsi, incontri nelle scuole, campagne di
sensibilizzazione e materiali educativi – spiega ancora la
leghista – con l’obiettivo di promuovere la guida responsabile,
il rispetto delle regole e la piena consapevolezza dei rischi che
ogni comportamento scorretto sulla strada pu? generare.
Un emendamento che nasce da un quadro preoccupante: il Friuli
Venezia Giulia ? oggi la seconda regione pi? pericolosa d’Italia
per i pedoni, anche quest’anno abbiamo pianto tante vittime.
Tragedie che collocano il territorio regionale subito dopo la
Liguria per incidenza degli investimenti mortali rispetto alla
popolazione. Dietro questi dati ci sono famiglie spezzate,
comunit? colpite, giovani vite interrotte. ? doveroso intervenire
sulle infrastrutture ma serve anche un grande lavoro culturale ed
educativo, che pu? partire proprio dalle scuole”.
“L’emendamento prevede inoltre che la Giunta regionale, entro 90
giorni dall’entrata in vigore della legge, definisca criteri,
modalit? di accesso ai contributi, requisiti dei formatori,
collaborazioni con le istituzioni scolastiche e sistemi di
monitoraggio dei progetti. Il nostro obiettivo – conclude la
proponente – ? costruire una vera alleanza tra Regione, mondo del
volontariato e scuola, per rendere i ragazzi pi? consapevoli, pi?
responsabili e quindi pi? sicuri. La sicurezza stradale non ? uno
slogan, ? una responsabilit? collettiva”.
ACON/COM/rcm
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