
(AGENPARL) – Mon 21 July 2025 *Lago Trasimeno: avviato il campionamento delle acque di Montedoglio, una
delle fasi decisive per l’attuazione del Piano operativo degli interventi
per il lago. *
(aun) – Tuoro sul Trasimeno, 21 luglio 2025 – Si è svolto oggi a Tuoro sul
Trasimeno un evento di fondamentale importanza per il futuro del lago
Trasimeno: l’avvio del primo campionamento delle acque dalla condotta di
Montedoglio. “Questa operazione cruciale – ha spiegato la presidente della
Regione Stefania Proietti – è il frutto della preziosa e fondamentale
collaborazione tra la Regione Umbria e l’Università degli Studi di Perugia
e segna un passo concreto e tangibile verso la salvaguardia del nostro
straordinario patrimonio lacustre. L’intervento – ha aggiunto – si
inserisce in un percorso strategico e innovativo, nato dalla urgente
necessità di affrontare le persistenti criticità dei livelli idrometrici
del lago Trasimeno, costantemente monitorati”.
L’intervento è inquadrato in una logica di continuità scientifica: un
precedente campionamento condotto dall’Università di Perugia nel 2024 aveva
già evidenziato la necessità di studiare misure relative a eventuali
contaminazioni biologiche e comprendere meglio i carichi solidi presenti
nelle acque da immettere. Per questo motivo è stato installato a Tuoro,
adiacente all’impianto di potabilizzazione, un impianto pilota filtrante
temporaneo.
Per rispondere a queste sfide, il Decreto Commissariale n. 22 del 17
aprile 2022, emanato dal commissario straordinario nazionale, Ing. Nicola
Dell’Acqua, ha dato il via al “Piano operativo degli interventi volti al
ripristino dell’officiosità idraulica del lago Trasimeno”. Il servizio
Rischio idrogeologico, idraulico e sismico, difesa del suolo della Regione
Umbria, con l’Ing. Sandro Costantini quale responsabile del Piano
operativo, è stato designato soggetto attuatore di queste fondamentali
operazioni. Una delle priorità del Piano operativo è proprio l’attivazione
sperimentale dell’opera di scarico della condotta del sistema di adduzione
occidentale dell’invaso di Montedoglio.
“Questo processo – ha spiegato il dirigente Costantini – è finalizzato
ad alimentare il lago Trasimeno per migliorarne il livello idrometrico e si
articola in due fasi distinte: in questa prima fase, le acque della
condotta verranno utilizzate a soli scopi sperimentali, mentre la seconda
fase prevede l’uso della condotta EAUT per l’immissione vera e propria
dell’acqua di Montedoglio al Trasimeno”. “L’impianto – ha proseguito – è
progettato per trattare una portata sperimentale di 2-4 litri d’acqua al
secondo. Tecnicamente, include un riduttore di pressione essenziale per
gestire l’elevata pressione dell’acqua proveniente da Montedoglio (fino a
8-10 bar). Il sistema di filtrazione utilizza un materiale a fibra libera
capace di una filtrazione estremamente fine, fino a 0,01 millimetri (10
micron). Il materiale separato dal filtro, trasportato in un flusso
liquido, viene convogliato nella rete fognaria, permettendo al contempo il
prelievo di campioni per analisi approfondite senza costituire un rischio
per l’ambiente circostante. Questa fase di test è cruciale per la
successiva progettazione delle opere idrauliche definitive”.
Per l’assessore regionale alle Politiche agricole, turismo e laghi,
Simona Meloni, “questa iniziativa è la dimostrazione di quanto può essere
proficua una collaborazione istituzionale quando si rema tutti dalla stessa
parte. Il 7 giugno scorso – ricorda l’assessore – è stato siglato l’accordo
di programma per la gestione e l’utilizzo condiviso delle risorse idriche
del Sistema Montedoglio. Questo documento fondamentale ha riunito al tavolo
i principali attori della gestione idrica: il commissario straordinario
nazionale ing. Nicola Dell’Acqua, le Regioni Umbria e Toscana, e le
autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale e
dell’Appennino Centrale. Tale accordo ha confermato e reso concreta la
possibilità di utilizzo delle acque di Montedoglio anche per finalità
ambientali relative al lago Trasimeno. La scienza e la tecnologia – ha
concluso l’assessore Meloni – ci offrono gli strumenti per prendere
decisioni informate e basate sui dati, garantendo l’efficacia dei nostri
interventi”.
Lo scorso 14 luglio la Regione Umbria ha inoltre formalizzato
l’estensione dell’accordo di collaborazione con il dipartimento di Chimica,
Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia.
Con l’avvio delle attività di campionamento che si protrarranno per
sei settimane, i dati essenziali saranno raccolti attraverso prelievi in
tre punti distinti: a monte del sistema di filtraggio, a valle e dalle
acque di controlavaggio. Le analisi riguarderanno componenti chimiche,
microbiologiche, batteriche, oltre a macroinvertebrati, plancton e fauna
ittica, per un quadro completo e affidabile della qualità delle
acque. L’Università fornirà un report intermedio ad agosto e un report
finale entro il 15 settembre. Quest’ultimo rapporto sarà la base
imprescindibile per la progettazione esecutiva dell’impianto filtrante
definitivo da collocare in prossimità del Fosso Paganico e per fornire gli
elementi utili alla redazione della VINCA (Valutazione d’Incidenza
Ambientale), necessaria ai fini autorizzativi. Si prevede di rendere
l’impianto definitivo operativo entro la fine dell’anno.
*Link interviste*: https://we.tl/t-viCFzAfDDK
*Foto Tuoro 1*: Maria Elena Minciaroni, sindaco Tuoro sul Trasimeno –
Matteo Burico, sindaco Castiglione del Lago – Massimo Lagetti, sindaco
Magione – Cristian Betti, consigliere regionale – Simona Meloni, assessore
regionale