
(AGENPARL) – Mon 21 July 2025 ANTIGONE DI ROBERTO LATINI in scena all’Anfiteatro romano DOMANI 22 luglio
Echi. Voci dal passato, suoni del presente cartellone di eventi curato dall’Assessorato alla Cultura con la collaborazione dell’Assessorato Grandi Eventi del Comune di Ancona, grazie alla nuova convenzione triennale 2025–2028 tra il Ministero della Cultura (Palazzo ducale di Urbino – Direzione regionale Musei nazionali Marche), in sinergia con il Museo Archeologico Nazionale delle Marche e il sostegno di Viva Energia e Estra, intreccia i suoi percorsi con il TAU/Teatri Antichi Uniti, storica rassegna che su iniziativa di AMAT con la Regione Marche offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico delle Marche attraverso spettacoli di qualità.
Il primo dei due appuntamenti in programma è DOMANI martedì 22 luglio, con Roberto Latini che presenta una rilettura contemporanea dell’Antigone di Anouilh, individuata, con le Metamorfosi di Ovidio del 2 Agosto, dall’ Assessore alla Cultura Marta Paraventi per coinvolgere il pubblico nel suggestivo spazio dell’Anfiteatro.
Ambientata nella Francia occupata e trasformata in una potente metafora della resistenza, l’opera in scena all’Anfiteatro esplora il conflitto eterno tra legge e coscienza. Antigone, figura archetipica che oltrepassa i confini del tempo, rimanendo eterna nella sua essenza, simbolo universale di ribellione diventa un’indagine intima sull’essenza dell’essere umano. In scena, un gioco di specchi tra Antigone e Creonte, un soliloquio a più voci che rileva le contraddizioni umane invitando il pubblico a riflettere sul significato dell’essere umano. La regia di Roberto Latini, anche interprete di Antigone, dirige Manuela Kustermann (Nutrice) in un dialogo tra ragione, giustizia, leggi umane e morali. Coprodotto dal Teatro di Roma e La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello, il cast include anche Silvia Battaglio (Ismene), Ilaria Drago (Emone) e Francesca Mazza (Creonte).
«Antigone è nel destino del Teatro di ogni tempo – racconta Roberto Latini – uno dei modelli archetipici che ci accompagnano a prescindere dalla nostra storia, cultura, religione, visione. È filosofia scesa intorno a noi, che ci cammina accanto, che ci chiede, che ci ascolta. È una delle prove del nostro essere umani, una di quelle poche che abbiamo scelto di portarci attraverso i secoli, per affermarci e riconoscerci. Per consolarci, promettendo a noi stessi di averne cura. Di Antigone, Anouilh, non ha riscritto le parole, ha scritto la voce. Alcuni personaggi corrispondono a se stessi, altri al proprio riflesso. Antigone e Creonte, come di fronte a uno specchio: chi è Antigone è il riflesso di Creonte e chi è Creonte è il riflesso di Antigone. A Teatro parliamo sempre di questo: Essere uomini o essere umani».
Le scene dello spettacolo sono di Gregorio Zurla, i costumi di Gianluca Sbicca, musica e suono di Gianluca Misiti, luci e direzione tecnica Max Mugnai, in collaborazione con Bàste Sartoria.
Il TAU prosegue all’Anfiteatro Romano di Ancona il 2 agosto con Metamorfosi di Ovidio.
Informazioni e prevendite presso AMAT e biglietterie circuito vivaticket. Inizio spettacolo ore 21.
[cid:d813dd7e-0ff7-4063-9474-d69a770aee31] Lorella Alba