
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 *Invito Conferenza Stampa*
*Poste Italiane, uno “sportello amico” per niente. La denuncia della Cgil
di Padova*
Si informa che *martedì 22 luglio*, alle *ore 11.00*, presso la sede della
Cgil di Padova *in via Longhin 117*, è stata convocata una *CONFERENZA
STAMPA*.
“*Come sanno molti cittadini stranieri che si rivolgono a noi, come
Patronato Inca Cgil siamo autorizzati dal Ministero degli Interni alla loro
assistenza nella compilazione telematica dei Kit contenenti le pratiche per
la richiesta o rinnovo del permesso di soggiorno. Purtroppo siamo costretti
a denunciare, dopo 3 anni di sistematici disservizi, una prassi molto grave
ormai in uso negli uffici a Padova e provincia di Poste italiane, nella
gestione del cosiddetto “sportello amico” (che nei fatti non lo è per
niente). Stiamo parlando del servizio che Poste Italiane svolge (a
pagamento) in convenzione dal 2006 con il Ministero degli Interni e che sta
creando una situazione assurda e inaccettabile nei confronti di molti
cittadini stranieri cui vengono negati diritti fondamentali, con gravi
ripercussioni sulla loro vita e sulla possibilità di integrarsi nella
società. Succede, e ormai è diventata una consuetudine quotidiana, che
assistiamo a situazioni paradossali in cui l’operatrice/operatore di Poste
Italiane si mette a svolgere, a tutti gli effetti, il ruolo di agente di
polizia, rifiutandosi di spedire i kit qualora ritenga, a suo giudizio
unilaterale, che non sussistano le condizioni di regolarità del cittadino
extracomunitario richiedente il servizio. Le conseguenze sono
l’impossibilità di richiedere o rinnovare il titolo di soggiorno e con esso
la tessera sanitaria o la possibilità di sottoscrivere un contratto di
lavoro e finendo, in sostanza, nell’illegalità dal momento che mancando la
ricevuta di Poste, viene meno il documento provvisorio in attesa del
rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno*”.
“*Come Cgil ci siamo ribellati a questo stato di cose e abbiamo diffidato
Poste Italiane dal continuare con questa prassi restrittiva che viola e
discrimina i diritti dei cittadini stranieri. Purtroppo nonostante le
segnalazioni fatte in più riunioni con i dirigenti di Poste Italiane, non
abbiamo ottenuto nessuna apertura e, anzi, sappiamo che questa prassi si è
estesa anche in altre province del Veneto, ad esempio Verona e Venezia*”.
Ne parleranno e sveleranno i dettagli della vicenda, *Alioune Badara Diop*,
Segretario Confederale CGIL Padova; *Stefano Gallo*, Funzionario SLC CGIL