
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 Vitalizi. Lucaselli (FdI): Conte non faccia propaganda. Nessuna vittoria politica
«Sbagliato parlare di vittoria politica. Conte non faccia propaganda». A dirlo è Ylenja Lucaselli, presidente del Collegio d’Appello della Camera dei Deputati in un’intervista a Il Tempo sulla decisione del Collegio dei Garanti sul ripristino dei vitalizi. «Il Collegio dei Garanti – spiega Lucaselli – agisce in piena autonomia e indipendenza. Parliamo di un organo composto da cinque membri appartenenti a forze politiche diverse (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico). Il nostro unico obiettivo è valutare le questioni sottoposte al nostro esame alla luce del diritto interno, delle sentenze della Corte Costituzionale e dei principi fondamentali dell’ordinamento». Respinta al mittente, quindi, l’insinuazione che si volesse rivedere quanto fatto dal precedente esecutivo: «I fatti dimostrano che non è affatto così. Il nostro partito, basta leggere i giornali degli ultimi anni, è stato tra i primi a confermare il suo “no” ai vitalizi. Meloni lo ha esplicitato in tempi non sospetti, prima che lo stesso Conte arrivasse a Palazzo Chigi. Non è vero, quindi, che il Movimento 5 Stelle “ha vinto la battaglia contro i vitalizi”. A chi ci accusa, poi, di non aver avallato una battaglia, voglio ricordare che non esistono dichiarazioni di esponenti di Fratelli d’Italia a favore del ripristino dei vitalizi. Detto ciò, vogliamo distinguerci per la nostra serietà e, quindi, riteniamo di aver fatto soltanto quanto previsto dalla legge». In particolare, precisa la deputata di FdI: «Il Collegio ha approfondito e discusso serenamente su tutte le questioni giuridiche sollevate dagli appellanti incidentali e ha valutato norme, precedenti statuizioni e la loro corretta interpretazione ed attuazione». Infine, sul fatto che la decisione del Collegio dei Garanti non abbia asfaltato la “casta”, Lucaselli chiarisce: «Utilizzare questo termine, oggi, mi sembra anacronistico. Nel 2025 non esiste alcuna casta. Gli anni 80 sono passati da un pezzo. Fare politica adesso è una scelta che richiede dedizione e soprattutto tanto sacrificio. In questo particolare caso parliamo di ex parlamentari che si ritenevano lesi in un proprio diritto. Noi siamo stati chiamati a decidere sulla sussistenza o meno di tale lesione, tenendo conto di una disposizione interna del 1968 che, come è giusto che sia, aveva come obiettivo quello di garantire “la dignità” per chi ha rivestito un ruolo istituzionale. Il diritto dell’an è fatto salvo. È cambiato il quantum».
Ufficio stampa
Fratelli d’Italia
Camera dei deputati