
Il Regno Unito potrebbe trovarsi coinvolto in una guerra con la Russia entro i prossimi cinque anni, secondo l’allarme lanciato dal generale Sir Patrick Sanders, ex capo dell’esercito britannico (in carica dal 2022 al 2024). In un’intervista al Telegraph, il generale ha denunciato la grave impreparazione militare del Paese e ha sollecitato il governo a investire con urgenza nella difesa.
Secondo Sanders, la minaccia russa è più concreta oggi rispetto ai tempi della Guerra Fredda. “Se la Russia smette di combattere in Ucraina”, ha affermato, “potrà avere in pochi mesi la capacità di condurre attacchi limitati contro membri della NATO. Se ciò accade, il Regno Unito sarà obbligato a rispondere in base all’Articolo 5”.
Il generale ha ricordato che truppe britanniche sono già presenti in Estonia come parte di una forza NATO, e in caso di aggressione, “sarebbero coinvolte fin dal primo giorno”. Questo scenario conferma, secondo lui, che la difesa del territorio nazionale e degli alleati è una priorità immediata, e non un’ipotesi remota.
Un esercito ridotto al minimo storico
L’ex comandante ha criticato duramente la riduzione delle forze armate britanniche: dagli oltre 140.000 uomini della Guerra Fredda agli attuali 73.000 soldati in servizio attivo, il livello più basso dai tempi di Napoleone. Anche le riserve, pari a circa 30.000 effettivi, sono giudicate insufficienti a sostenere un conflitto su larga scala.
Sanders ha sottolineato il contrasto con la Russia, che dispone di circa 1,3 milioni di soldati, e con altri Paesi europei come Estonia, Polonia, Finlandia e Svezia, che hanno adottato strategie serie e concrete per rafforzare la propria resilienza nazionale, incluse esercitazioni civili, piani di emergenza e costruzione di rifugi antiaerei.
Il Regno Unito è impreparato
Il generale ha denunciato anche la mancanza di infrastrutture per la protezione civile nel Regno Unito: “La Finlandia ha rifugi antiaerei per 4,5 milioni di persone. Noi non abbiamo nulla del genere. Non so cosa altro serva per convincere il governo ad agire”.
Sanders ha quindi lanciato un appello diretto a Westminster: servono investimenti seri e immediati, non solo in armamenti e uomini, ma anche nella preparazione della popolazione e nella protezione delle infrastrutture vitali.