
I media statali cinesi, tra cui la China Central Television (CCTV) e il Global Times, hanno rivelato tre distinti episodi in cui l’aeronautica cinese ha risposto con determinazione a provocazioni di aerei militari stranieri, sottolineando la capacità delle forze armate di difendere i confini aerei e marittimi del paese.
Uno dei casi riguarda l’impiego di due caccia J-16 che hanno intercettato un velivolo non identificato accusato di aver violato la linea del mare territoriale cinese. L’incidente, di cui non sono stati divulgati tempo e luogo esatti, è stato descritto come una manovra disciplinata e contenitiva: l’aereo straniero avrebbe eseguito manovre aggressive, volando quasi in verticale, fino a essere allontanato grazie all’intervento dei piloti cinesi. L’aeronautica ha emesso anche un avvertimento via radio: “Vi state avvicinando allo spazio aereo cinese, allontanatevi immediatamente o ne subirete le conseguenze”.
Nel maggio 2022, invece, in risposta alle provocazioni di due portaerei straniere durante le manovre in mare aperto della portaerei cinese Liaoning, i caccia imbarcati J-15 sono decollati armati di missili e hanno condotto operazioni di inseguimento ad alta quota, passando da 8.000 a 2.000 metri per respingere efficacemente i velivoli stranieri.
In un altro episodio, i caccia stealth J-20, fiore all’occhiello dell’aviazione cinese, sono passati in pochi istanti dall’addestramento al combattimento reale per contrastare l’avvicinamento di un aereo militare straniero allo spazio aereo cinese. La sequenza ha incluso manovre offensive e difensive ad alta intensità, culminando nel respingimento del velivolo nemico.
Secondo Cao Weidong, esperto militare citato da CCTV, l’aviazione cinese è pronta a reagire con una strategia flessibile ma ferma: “I nostri aerei possono volare in parallelo, avvertire e scortare fuori gli aerei stranieri. Ma se violano il nostro spazio aereo, la risposta può essere più severa, fino all’impiego della forza”.
La pubblicazione di questi video ha l’obiettivo di rafforzare il messaggio di deterrenza della Cina, segnalando al mondo la prontezza delle sue forze armate nel difendere l’integrità territoriale, in un contesto sempre più teso nei cieli dell’Asia-Pacifico.