
(AGENPARL) – Sat 07 June 2025 “LA FATICA”
892 CANDIDATI E 76 TIROCINI AVVIATI NELL’AMBITO
DELLA MISURA SPERIMENTALE DEDICATA AL REINSERIMENTO
DI DONNE OVER 35 E UOMINI OVER 45 FUORIUSCITI
DAL MERCATO DEL LAVORO
A sei mesi dalla pubblicazione dell’avviso “La Fatica”, sono 309 i colloqui di selezione effettuati e 76 i tirocini attivati – 64 donne e 12 uomini – rispetto alle 892 candidature pervenute. Si tratta di dati molto incoraggianti, che evidenziano un forte interesse per la misura sperimentale comunale rivolta a donne over 35 e uomini over 45 disoccupati o inattivi e finalizzata a rafforzare la motivazione e le competenze dei candidati attraverso esperienze in aziende del territorio e percorsi formativi personalizzati, utili al reinserimento nel mondo del lavoro.
Promossa nell’ambito della strategia “Bari Lavora” grazie a un finanziamento del programma PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027, La Fatica offre percorsi di tirocinio retribuito con una borsa lavoro di 800 euro al mese, per 6 mesi, e una dote di apprendimento fino a 1.000 euro per l’acquisizione di nuove competenze.
Al 31 maggio sono complessivamente 892 le candidature pervenute, costituite dal 72% da donne (613) e dal 28% da uomini (234): le candidate appartengono prevalentemente alle fasce d’età 50-54 anni (23%), 45-49 anni (22%), 40-44 anni (17%) e 55-59 anni (16%), mentre la maggior parte dei candidati ha un’età compresa tra 55 e 59 anni (33%), 50 e 54 anni (29%), 45 e 49 anni (26%) e più di 60 anni (12%). Per quanto riguarda il loro percorso di studi, tra le donne prevale il diploma di maturità (54,9%), seguito dalla laurea e dalla licenza media (22,5%) e tra gli uomini il diploma (46,5%), seguito dalla licenza media (41,9%) e dalla laurea (11,6%).
Anche il mondo produttivo locale ha risposto con entusiasmo alla misura comunale:
144 aziende hanno offerto la propria disponibilità a ospitare tirocinanti, con una crescita costante mese dopo mese se si considera che erano solo 10 a novembre;
la forma giuridica prevalente delle imprese partecipanti è la SRL (51%), seguita da ditte individuali (28%), enti del terzo settore (12%), cooperative e SNC (3%), SAS (2%) e fondazioni (1%);
le imprese coinvolte sono in gran parte di piccole dimensioni: il 48% ha da 1 a 5 dipendenti e il 21% non ne ha;
le figure professionali più richieste spaziano dagli impiegati amministrativi (23%) agli addetti alle vendite e operai (13%), passando per impiegati di segreteria (11%), addetti alla comunicazione e banconisti (8%).