
(AGENPARL) – Thu 01 May 2025 1 Maggio, Misiani (PD): “Lavoro torni al centro delle politiche pubbliche”
“Il Primo Maggio è da sempre un’occasione per riflettere sulle condizioni
del lavoro. Oggi, i dati sull’occupazione in Italia raccontano una realtà
ambivalente: cresce il numero degli occupati, ma gran parte di questa
crescita si concentra in settori a bassa produttività e con salari bassi.
Il risultato è l’aumento del cosiddetto lavoro povero, ovvero persone
occupate che non riescono comunque a vivere dignitosamente del proprio
reddito.
Secondo i dati Eurostat più recenti, l’Italia resta uno dei paesi europei
con il più alto tasso di occupati a rischio povertà.
A complicare il quadro, nel 2024 il cuneo fiscale – ovvero la differenza
tra quanto costa un lavoratore all’azienda e quanto effettivamente gli
viene corrisposto – è ulteriormente aumentato, riducendo le buste paghe
nette dei lavoratori.
Per invertire questa tendenza non bastano misure parziali. Serve una
strategia complessiva. Occorrono politiche industriali che puntino su
settori ad alto valore aggiunto, investimenti in digitalizzazione e
transizione ecologica, incentivi alla formazione e all’innovazione nelle
imprese, con l’obiettivo di innalzare la produttività e la competitività
del sistema produttivo. Serve una legge sul salario minimo per estendere a
tutti i lavoratori i livelli retributivi stabiliti dai contratti firmati
dai sindacati più rappresentativi, garantendo una soglia minima di dignità.
Una legge sulla rappresentanza sindacale è essenziale per combattere i
contratti pirata.
Bisogna cambiare la legislazione sul lavoro, restringendo le possibilità di
ricorrere al lavoro a termine, abolendo gli stage non retribuiti e
recependo le sentenze della Corte costituzionale sull’art. 18 dello Statuto
dei lavoratori.
I referendum previsti per l’8 e 9 giugno sono una importante opportunità
per spingere il governo e il Parlamento in questa direzione. Rendere il
lavoro più sicuro non richiede nuove regole, ma la capacità di far
rispettare quelle in vigore, coordinando e potenziando il sistema dei
controlli e premiando chi investe sulla sicurezza con strumenti più
efficaci di quelli attualmente previsti. Il lavoro deve tornare al centro
delle politiche pubbliche. Non solo per creare occupazione, ma per creare
buona occupazione”.