
(AGENPARL) – mer 12 marzo 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 12/03/2025, ore 13:14
Nota ai media!
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In osservanza delle disposizioni sulla par condicio (legge 22 febbraio 2000, n. 28 “Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”), in vigore in vista delle prossime elezioni amministrative, e nel rispetto del principio dell’imparzialità nello svolgimento delle funzioni di informazione e comunicazione istituzionale, questo comunicato non cita i nomi delle persone candidate e riporta in maniera essenziale discussioni su temi che possono rappresentare propaganda elettorale.
Consiglio
Lavori Consiglio: Caccia meno rumorosa, Storia locale, Test PCR
**Mozioni di Wir Bürger, Partito Democratico, Vita. Questo pomeriggio non ci sarà seduta, il plenum del Consiglio provinciale torna a riunirsi domani mattina alle 10.30.**
Con la, trasformata nel voto 36/25 co-firmato dall’ass. Luis Walcher, Rendiamo meno “rumorosa” la caccia nella nostra provincia (Colli), Andreas Colli (Wir Bürger – Noi Cittadini – Nëus Zitadins) invitava a sollecitare il Parlamento italiano e il Governo italiano ad attivarsi affinché sia consentito l’uso di silenziatori per l’esercizio della caccia, ed essi siano quindi inclusi come mezzi consentiti per la caccia nella legge provinciale in materia.
Franz Ploner (Team K), spiegando che un rumore oltre i 120 db può danneggiare permanentemente l’udito, ha sostenuto la mozione ritenendola importante a tutela della salute, anche considerando che la perdita dell’udito è un problema che porta all’isolamento, soprattutto delle persone anziane. Vanno tutelate anche le guardie venatorie.
Anche Franz Locher (SVP) si è detto a favore, invitando a seguire l’esempio in questo senso di altri paesi europei a tutela dell’udito dei cacciatori, dei cani da caccia e a tutela della selvaggina.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha accolto la proposta, elencandone i vantaggi a tutela della salute e della selvaggina. Ha espresso delle remore relativamente alla possibilità di incidenti legati alla caccia silenziosa, ma ha ritenuto di affidarsi al parere degli esperti in quest’ambito, quali l’ex direttore dell’Ufficio caccia e pesca.
Secondo Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) è importante ricorrere a questi ausili tecnici, come si fa in altri paesi. Si è rammaricato però che la Provincia non esercitasse le proprie competenze autonome in quest’ambito, delegando a Roma.
Anche Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) ha sostenuto la proposta, relativa a quanto giá è ammesso altrove in Europa, invitando a muoversi a Roma per ottenere la relativa competenza.
L’ass. Luis Walcher si è detto totalmente d’accordo con la proposta, che aveva co-firmato, e ha confermato che la competenza manca, ma ci si augura di convincere gli interlocutori a Roma. Andreas Colli ha chiarito che inizialmente aveva proposto una mozione senza considerare che era necessaria una modifica alla legge nazionale sulle armi, e ha ringraziato l’assessore per il sostegno. Il voto non sarà efficace immediatamente, ma è un primo passo. Il voto è stato quindi approvato all’unanimità (31 sì).
Con la Storia locale (Repetto), Sandro Repetto (Partito Democratico) ha chiesto poi di impegnare la Giunta provinciale a (1) promuovere iniziative con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza della storia dell’Alto Adige Südtirol da parte della popolazione, scolastica e non, di lingua italiana, (2) digitalizzare le edizioni passate del periodico “Storia” edito dalla Sovrintendenza Scolastica in lingua italiana, (3) farsi carico per tramite dell’Assessorato alla Cultura in lingua italiana, di coinvolgere giovani ricercatori italiani, docenti locali di storia, studenti della facoltà di Scienza della Formazione, per riproporre l’edizione del periodico, eventualmente anche in forma digitale. Repetto ha ricordato la pubblicazione “Storia E” utilizzata dalla comunità di lingua italiana, ed era utile ad aumentare la consapevolezza degli studenti di lingua italiana in merito alla storia della provincia: per esempio, un volume era stato dedicato a Gaismair, di cui il collega Leiter Reber aveva proposto una celebrazione. La storia locale purtroppo è poco conosciuta dalla comunità di lingua italiana, ma contro questa tendenza erano state utili iniziative come il romanzo “Eva dorme” di Francesca Melandri, l’edizione con sottotitoli italiani del ciclo di film “Verkaufte Heimat” su soggetto e sceneggiatura di Felix Mitterer, la grande mostra sulle opzioni promossa dall’ex assessore alla cultura tedesca.
Alex Ploner (Team K) ha detto che se la mozione fosse respinta sarebbe una prova di povertà, e si è dispiaciuto della realtà descritta da Repetto nel presentare la mozione, perché solo chi conosce il passato ha un futuro. Nei programmi scolastici della scuola italiana manca un riferimento alle opzioni o a tutti gli eventi importanti a livello locale, eventi che invece sono presenti nel programma delle scuole in lingua tedesca: perché non si propongono gli stessi contenuti?
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha apprezzato la proposta di Repetto, ritenendo raro che un gruppo linguistico si interrogasse sui propri deficit. La storia locale è una storia di sofferenza e di abusi, nella quale tutti hanno degli angoli ciechi. La sua tesi di laurea era stata sulle opzioni ne su come venivano trasmesse in letteratura: aveva trovato 30 opere che ne parlavano, moltissime delle quali non erano conosciute. La grande mostra sulle opzioni dell’89 aveva aperto un varco incredibile su quello che era un trauma collettivo rimosso.
Anche Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha apprezzato che Repetto avesse proposto il tema, portando a esempio di una diversa trasmissione della storia una differente didascalia a corredo di una foto nel libro di storia locale in italiano e in quello in tedesco. La storia non è mai stata elaborata, e parte della popolazione italiana crede ancora a un periodo di gloria. Ha quindi ricordato che non era stata attuata una mozione approvata 9 anni fa per promuovere la conoscenza dei toponimi nel gruppo italiano: bisogna quindi fare anche autocritica.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha approvato la proposta, essendo necessario fare tanto per colmare la lacuna di conoscenze storiche, soprattutto nel gruppo italiano: sarebbe opportuno che nelle scuole italiane si parlasse di più del fascismo e delle sue ripercussioni sulla provincia, e forse questo porterebbe anche a uno smantellamento dei relitti e dei toponimi fascisti.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA) ha ricordato la première del film “Mein Weg zurück” a Caldaro, dell’ex optante Paula Atz, ed evidenziato che alcune scuole italiane si erano interessate all’opera. Pochi, ha aggiunto, sono i testimoni ancora in vita.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha ringraziato Repetto per il riferimento alla sua mozione, ed evidenziato che anche nel gruppo tedesco ci sono lacune riguardo alla conoscenza storica. è necessaria una narrazione congiunta di un secolo di storia, e anche un’identità congiunta. Ha quindi sostenuto la proposta.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha concordato con Leiter Reber: tutti hanno molto da imparare, ed è assolutamente importante occuparsi della storia locale di una terra oppressa dal fascismo ma dove anche il nazismo è stato presente. ha quindi ricordato la figura di Franz Thaler. Proprio in questi periodi funesti è opportuno occuparsi della storia locale; apprezzamento va rivolto ai docenti di storia per il loro ottimo lavoro, tuttavia spesso per questioni di tempo si arriva a malapena ad affrontare gli anni che riguardano la storia locale.
Myriam Atz (Süd-Tiroler Freiheit) ha ritenuto che spesso non si tratta di fare di più, ma di “come” si agisce, ed evidenziato che alcuni insegnanti non hanno il coraggio di affrontare certi temi. ha invitato quindi a invitare Paula Morandell Atz e organizzare in aula una proiezione pubblica del film “Mein Weg zurück”. Il proprio gruppo si è speso più volte per sensibilizzare la sensibilizzazione, anche in merito ai toponimi fascisti e al relativo utilizzo, che porta a identificarsi con quell’epoca.
Anche Renate Holzeisen (Vita) ha sostenuto la mozione, aggiungendo però che la storia è anche quella degli ultimi 5 anni, e che se si parla di autoritarismo, censura e discriminazione proprio questo periodo va rielaborato: nulla però si fa in tal senso. È necessario un approfondimento proprio perché la storia, come si è visto, si ripete.
L’ass. Marco Galateo ha ringraziato Repetto per la proposta, nel cui merito è d’accordo. Ha ricordato la rivista Storia E della prof.ssa Milena Cossetto e le altre promotrici, a cura del Lab storia e Geschichte, un vero e proprio “fiore all’occhiello” la cui pubblicazione era terminata con il pensionamento di Cossetto. L’inserimento di passaggi di storia locale nei programmi trova tutti d’accordo, e in effetti c’è nelle linee di indirizzo della scuola italiana, anche se è vero che manca un coordinamento. In quanto a creare una pubblicazione, questo oggi manca, anche se ci sono tanti progetti di singole scuole. L’assesore si è detto favorevole anche alla digitalizzazione, anche se manca una stima dei costi. In quanto al punto 3, la Ripartizione è già attiva con iniziative sul territorio, e negli anni ha già realizzato tante opere di storia e cultura dell’Alto Adige: si tratta di circa 1.600 titoli riconducibili al fondo “Alto Adige cultura e territorio”, più 1.500 documentari su storia e cultura dell’Alto Adige disponibili al centro Audiovisivi. L’assessore ha quindi invitato a sospendere la mozione per consentire di lavorare con le tre Intendenze per creare un’edizione nuova e quantificare le risorse da mettere a bilancio per la digitalizzazione. Sandro Repetto ha apprezzato il dibattito e accolto la proposta di sospensione della mozione del vicepres. Galateo, auspicando l’emissione di linee guida generali ai sensi della mozione e una condivisione sulla parte deliberativa già il prossimo mese.
Renate Holzeisen (Vita) ha quindi chiesto, con la L´esito del test PCR deve riportare il valore CT e il prodotto utilizzato per effettuare il test (Holzeisen) di impegnare la Giunta provinciale a provvedere affinché i laboratori dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e tutti i laboratori che eseguono test PCR per conto della stessa, riportino nella conferma scritta del risultato dei test il valore CT nonché il nome commerciale e il produttore del test utilizzato. La consigliera ha ricordato che l’OMS aveva comunicato con imperdonabile ritardo, solo nel gennaio 2021, che il valore CT, cioè il numero di cicli di amplificazione necessari per rilevare il materiale DNA del virus, deve essere indicato dai laboratori nei risultati dei test. Ha aggiunto che, poiché i vari prodotti per effettuare i test PCR sono diversi e non essendo ad oggi intervenuta una standardizzazione, per verificare la validità del risultato di un test PCR è necessario che i laboratori indichino nel risultato anche il prodotto utilizzato per effettuarlo, e chiarito che la mozione è presentata ora perché è probabile che ci sia un’altra pandemia in futuro, e quindi bisogna essere sicuri che i test siano usati correttamente: erano stati infatti gli esiti dei test PCR a dare come conseguenza la decisione sul lockdown.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha evidenziato che per la prima volta è stata accettata una diagnosi in vitro per diagnosticare una malattia, aggiungendo che uno dei test era stato messo in commercio 4 anni prima della pandemia per individuare un altro virus: nonostante la similitudine genomica, tuttavia, i due virus erano molto diversi. 10.000 altoatesini erano stati testati con questo test, risultando positivi: erano stati presi in giro.
Franz Ploner (Team K) ha evidenziato la propria esperienza nell’ambito della diagnostica molecolare, sottolineando che erano state dette inesattezze discriminando un metodo di cui Holzeisen non aveva idea, così come Wirth Anderlan. Il test PCR viene utilizzato per diverse diagnosi virologiche, anche in ambito forense o di alimentari, perché evidenzia anche piccole quantità. Renate Holzeisen ha ribadito, per fatto personale, che negli ultimi anni aveva ben approfondito tutti i concetti, e anche Jürgen Wirth Anderlan ha respinto le accuse di scarsa conoscenza.
L’ass. Hubert Messner, ringraziando Ploner per l’intervento, che condivideva, ha chiaro che tutti i laboratori della SABES lavorano secondo gli standard scientifici più recenti e le indicazioni del Ministero della Salute; in quanto all’indicazione del valore CT, esso è qualitativo e non quantitativo, ed è in discussione a livello internazionale: alcuni interlocutori sconsigliano di indicarlo. Si seguono esattamente le disposizioni ISO in merito, che specificano ciò che deve essere dichiarato.
La discussione della mozione proseguirà domani.
In chiusura della seduta mattutina, il presidente Arnold Schuler ha comunicato che, come deciso dai capigruppo, la seduta del pomeriggio non si svolgerà (per permettere la partecipazione al funerale del presidente della Comunità comprensoriale Burgraviato ed ex sindaco di Scena Luis Kröll, NdA), e che la seduta mattutina di domani inizierà alle 10.30: alle 10 è infatti convocata una seduta dei capigruppo nell’ambito della quale il presidente della Provincia Kompatscher informerá in merito alle trattative sull’Autonomia con il Governo
**MC**
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