
(AGENPARL) – sab 14 maggio 2022 Ufficio Stampa
Rimini 12 maggio 2022
comunicato stampa
Grandi ospiti internazionali e giovani talenti emergenti
per la 73esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana
L’apertura della stagione il 18 luglio affidata a Zubin Metha
alla guida dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Zubin Mehta, Vladimir Jurowski, Antonio Pappano, Riccardo Muti, Maria João Pires, Lisa Batiashvili
sono tra i prestigiosi ospiti del cartellone della 73esima Sagra Musicale Malatestiana che
offrirà la ribalta del Teatro Galli a formazioni di primo livello come l’Orchestra del Maggio Musicale
Fiorentino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino e la
Philharmonia di Londra.
Tanti i solisti presenti nelle varie sezioni della rassegna che darà spazio ai giovani talenti e
commissiona alla compagnia Anagoor una nuova produzione di teatro musicale dedicata a Jean
Philippe Rameau.
Concerti sinfonici
Il cartellone dei concerti sinfonici inaugura con il ritorno di Zubin Mehta (18 luglio) alla testa
dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino in un programma che a due grandi pagine
beethoveniane come la Settima Sinfonia e l’ouverture dal balletto Le creature di Prometeo accosta
le Variazioni su un tema rococò di Caikovskij destinate a esaltare il virtuosismo del violoncellista
Antonio Meneses.
Debutta a Rimini l’autorevole bacchetta di Vladimir Jurowski che si presenterà al Teatro Galli (5
settembre) con una formazione blasonata come l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino e
con l’eccellente violinista Vilde Frang in un programma che prende le mosse da Mozart per
concludersi con la Quinta Sinfonia di Gustav Mahler.
Una leggenda del pianoforte come Maria João Pires affronterà (12 settembre) il Terzo Concerto
di Beethoven accompagnata dai musicisti della Youth Orchestra of Bahia diretti da Ricardo
Castro in un originale e suggestivo programma completato da pagine di Gomez, Villa-Lobos, che
rinvia a colori e atmosfere sudamericane.
Alla musica del Novecento è dedicato il concerto che segna il ritorno alla Sagra Musicale
Malatestiana della Philharmonia Orchestra di Londra (17 settembre) affidata alla direzione del
talentuoso maestro finlandese Santtu-Matias Rouvali che a Rimini esordisce con la Seconda
Sinfonia di Sibelius e con la violinista giapponese Sayaka Shoij impegnata nel Concerto per violino
di Prokof’ev.
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L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (17 novembre) sarà a Rimini con
Antonio Pappano sul podio per un programma che, oltre alla Seconda Sinfonia di Schumann,
prevede la presenza di una star dell’archetto come Lisa Batiashvili, impegnata nel Concerto per
violino di Beethoven.
Atteso anche il ritorno di Riccardo Muti (19 dicembre) alla guida dell’Orchestra Giovanile
Luigi Cherubini, a tre anni dall’eccezionale apparizione sul podio del Teatro Galli per
l’inaugurazione della 70esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana, protagonista questa
volta di una travolgente esecuzione della Messa da Requiem di Verdi.
Musiche da camera
Sarà il Teatro Galli a dare risalto anche quest’anno al ciclo di musiche da camera proposto dalla
Sagra Musicale Malatestiana, a partire (28 settembre) dal concerto del versatile duo formato dalla
violoncellista Naomi Berril e dalla violista Danusha Waskiewicz in un programma di
composizioni originali e capolavori della musica barocca, che unisce il canto e la musica
strumentale in una inedita prassi esecutiva.
Tra Chopin e Skrjabin si snoda il recital di Mariangela Vacatello, pianista di spiccata sensibilità
che accanto alle due sonate del compositore russo e alla scelta di Ballate e Notturni di Chopin,
propone (15 ottobre) anche il celebre ciclo Kreisleriana di Robert Schumann, a suggellare un
recital carico di suggestioni romantiche.
Appuntamento con i quattro archi e le pagine di Haydn e Beethoven per il concerto dell’eclettico
Doric String Quartet (27 ottobre), nato dalla fusione fra musicisti di formazione e provenienza
diverse che hanno maturato una straordinaria intesa nell’affrontare il repertorio destinato
all’ensemble per eccellenza della musica da camera.
Appositamente immaginato per la Sagra Musicale Malatestiana è il programma affrontato dai
musicisti della WunderKammer Orchestra diretti da Carlo Tenan (5 novembre), un nuovo
progetto quanto mai attuale, Lo spirito dell’Europa, che evidenzia come da sempre i compositori
hanno amato attingere alle sorgenti della musica popolare, rielaborandole e trasformandole. Con
la partecipazione del mezzosoprano Helen Walter il concerto prenderà ispirazione da Beethoven
con il ciclo delle Contraddanze e la raccolta dai Volkslieder dove il compositore crea originali
arrangiamenti delle canzoni popolari europee per poi spaziare verso inediti repertori
novecenteschi. Un ulteriore rilancio per il concerto sarà la pubblicazione di un volume creato
dall’editore Martinville dove la registrazione sarà collocata su una piattaforma innovativa
destinata a creare una fitta rete di riferimenti iconografici e testuali.
Infine le Danze rumene di Bartok incontrano una originale trascrizione del balletto delle Quattro
Stagioni dai Vespri siciliani di Verdi nel concerto de I Musici (30 novembre), accanto alle pagine
virtuosistiche di Wieniawski e Paganini interpretate dal giovanissimo violinista Giuseppe Gibboni
che si è aggiudicato l’ambitissimo primo premio al Concorso Paganini.
Les Incas Du Pérou. Un’opera video
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Con un nuovo progetto produttivo si consolida l’esperienza maturata negli anni scorsi dalla Sagra
Musicale Malatestiana per individuare un inedito punto di incontro tra la musica, il teatro di
ricerca e il cinema. Ancora più originale la modalità immaginata per quest’anno dove il gruppo
teatrale Anagoor – Leone d’Argento alla Biennale di Venezia – è invitato a confrontarsi con una
drammaturgia musicale barocca – Les Incas du Pérou – dove i temi dell’amore e della guerra si
fondono con quelli dello scontro drammatico di culture diverse.
Il ballet-héroique Les Indes Galantes di Jean-Philippe Rameau fu riconosciuto fin dal debutto a
Parigi nel 1735 come un capolavoro e accolto con entusiasmo anche da Voltaire per la novità della
concezione. Nato dalla collaborazione con il poeta Louis Fuzélier, Les Indes Galantes è un’opera
scandita in un prologo e quattro entrées, ciascuna immaginata come episodio autonomo con cui
riproporre il tema dell’amore e della guerra ambientato in scenari sempre diversi – Turchia, Perù,
Persia e Nord-America – e con uno sguardo critico nei confronti delle sopraffazioni perpetrate
dagli Europei sulle popolazioni del Nuovo Mondo.
L’episodio peruviano sarà al centro della nuova produzione della Sagra Musicale Malatestiana che
per la parte musicale potrà contare sulle voci di Elisabeth Breuer, Nicholas Scott, Renato Dolcini,
del Coro universitario del Collegio Ghislieri di Pavia, della Filarmonica Arturo Toscanini e della
direzione di Giulio Prandi.
A Anagoor la sfida di dare forma ad un’opera-video (12 ottobre, Teatro Galli) che sarà
accompagnata dall’esecuzione delle musiche dal vivo. Le riprese confluiranno infine in un film
reso possibile grazie alla collaborazione della casa di produzione cinematografica Kublai Film, con
cui la Sagra Musicale Malatestiana da anni persegue un innovativo percorso premiato finora da
importanti riconoscimenti riscossi ai Festival di Cinema d’arte internazionali.
Forma Sonata: un concerto installazione
I fulmini dipinti in un celebre quadro cinquecentesco, La tempesta di Giorgione, sono il punto di
partenza del concerto-istallazione proposto e realizzato da Daniele Spanò per la voce del
mezzosoprano Arianna Lanci (18 ottobre, Sala Pamphili) in una nuova produzione che nasce
dalla collaborazione della Sagra Musicale Malatestiana con Emilia Romagna Teatri e il Festival Vie
e dove la musica antica trova una nuova originale collocazione. “La visione sensazionalistica della
catastrofe naturale affascina da sempre e viene proposta ossessivamente – spiega Daniele Spanò
– Forma Sonata si sviluppa proprio da questa considerazione e si presenta come un dispositivo
immersivo e multisensoriale in cui la luce il video ed il suono si scambiano funzionalita? e
competenze nel tentativo di il aumentare la condizione percettiva degli spettatori, spazializzando
la visione e l’ascolto.”
Maestri del Novecento
“Il mio lavoro – spiegava un giorno Sylvano Bussotti – è una costellazione di utopie della quale si
realizzano pezzi, frammenti; ma queste utopie restano tutte compresenti in me”.
Al grande maestro della musica del XX secolo, il flautista Roberto Fabbriciani, dedica (19
novembre) un intenso omaggio presentando a Rimini le tante opere scritte per lui da questo
artista visionario capace di fondere nelle sue partiture musica, immagini, parole.
Questo omaggio concertistico si completerà con l’approfondimento sull’opera di Bussotti durante
una speciale tavola rotonda organizzata nell’ambito del XIX Convegno Internazionale di Analisi e
Teoria Musicale.




