
(AGENPARL) – gio 21 novembre 2024 Le donne non si arrendono. Si oppongono
alla violenza e alla guerra in modo generativo
La Task Force sulle Pari Opportunità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore promuove un evento lunedì 25 novembre in largo Gemelli a Milano in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne
Milano, 21 novembre 2024 – “Donne che non si arrendono. Opporsi alla violenza e alla guerra in modo generativo” è il tema dell’evento che la Task Force sulle Pari Opportunità dell’Università Cattolica promuove lunedì 25 novembre nel campus milanese dell’Ateneo (aula Lazzati, largo Gemelli, 1 alle ore 15) in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Rivolto a tutta la comunità dell’Ateneo – studenti, docenti personale tecnico amministrativo di tutte le sedi (che potranno anche collegarsi da remoto) – l’incontro vuol dare rilevanza al lavoro che in Università si svolge intorno alla questione della violenza di genere e più in generale al tema della valorizzazione della donna e della sua capacità generativa in tutti gli ambiti del sociale.
«Si tratta di un evento inter e trans-disciplinare che affronta un tema centrale per questa giornata, attraverso lo sguardo di molte discipline e grazie all’apporto di diversi linguaggi culturali: da quello letterario, giornalistico a quello psicologico, sociologico, giuridico, fino a quello artistico e musicale, con un concerto che chiuderà l’evento dedicato alle musiche composte da compositrici donne dimenticate dalla storia» – afferma Raffaella Iafrate, delegata del Rettore per le Pari Opportunità dell’Ateneo.
Il titolo dell’incontro evidenzia la risposta generativa delle donne alle situazioni di violenza, come conferma Iafrate: «A partire dalla coscienza e dalla consapevolezza della gravità di questo fenomeno, vogliamo riconoscere soprattutto le risorse del mondo femminile e sottolineare la capacità resiliente delle donne che, nonostante le sfide e le sopraffazioni che spesso sono costrette a subire, hanno il coraggio di reagire a tutte le forme di guerra e di violenza. Questo sguardo di speranza e di apertura alla vita contro la morte è proprio la cifra con la quale vogliamo affrontare il tema della violenza e della guerra all’interno della nostra prospettiva culturale».