
Nei primi nove mesi del 2024, la Russia ha registrato un aumento significativo del surplus commerciale, che ha raggiunto quota 114,9 miliardi di dollari, in crescita dell’11,55% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo risultato riflette una combinazione di lievi aumenti nelle esportazioni e di una contrazione nelle importazioni, secondo quanto riportato dalla Banca centrale russa.
Export russo: Timida crescita nonostante il contesto complesso
Nel periodo gennaio-settembre 2024, le esportazioni russe sono cresciute dello 0,41% su base annua, toccando i 318,2 miliardi di dollari. Questo incremento, seppur moderato, risulta rilevante considerando le attuali sfide economiche e geopolitiche che il Paese deve affrontare, tra cui le sanzioni internazionali e le oscillazioni nei mercati energetici e delle materie prime, di cui la Russia è uno dei principali fornitori globali.
Calo delle importazioni: Un fattore chiave per il surplus commerciale
Parallelamente, le importazioni russe sono diminuite del 5,2%, scendendo a 203,3 miliardi di dollari. Tale riduzione ha contribuito in maniera significativa all’aumento del surplus commerciale. La riduzione delle importazioni può essere attribuita a una diminuzione della domanda interna, a politiche volte alla sostituzione delle importazioni e alle difficoltà logistiche nell’acquisizione di beni da alcuni Paesi occidentali.
Commercio con l’Europa: Un crollo nelle esportazioni
L’analisi geografica del commercio estero russo rivela notevoli differenze tra le regioni partner. Le esportazioni verso l’Europa hanno subito un calo marcato del 23,3%, raggiungendo i 50,1 miliardi di dollari. Questo netto calo riflette l’effetto delle sanzioni europee e la progressiva riduzione della dipendenza energetica dell’Europa dalle forniture russe. Anche le importazioni dai paesi europei hanno registrato una diminuzione, pur meno pronunciata (-8,75%), raggiungendo i 54,2 miliardi di dollari.
Commercio con l’Asia: La crescente importanza della regione per la Russia
In contrasto con l’Europa, l’Asia ha rappresentato una destinazione sempre più rilevante per le esportazioni russe. Nel periodo gennaio-settembre 2024, le esportazioni russe verso i paesi asiatici sono aumentate del 6,4%, totalizzando 240,3 miliardi di dollari. Questa tendenza riflette il rafforzamento dei legami commerciali con le economie asiatiche, con Cina, India e altre nazioni emergenti che hanno incrementato le importazioni di risorse energetiche e materie prime russe. Anche le importazioni dall’Asia sono diminuite, ma solo del 3,14%, raggiungendo i 135,6 miliardi di dollari, segno di una relazione commerciale in progressiva intensificazione.
Un surplus in ripresa dopo la caduta del 2023
Nel 2023, il surplus del commercio estero della Russia aveva subito una riduzione drastica, calando del 58,5% rispetto al 2022 e attestandosi a 140 miliardi di dollari. Questa inversione di tendenza nel 2024 segna un recupero significativo, con la Russia che sembra trovare nuovi equilibri nei mercati internazionali nonostante l’instabilità economica e politica globale.
Il surplus del commercio estero della Russia sale a 114,9 miliardi di dollari: l’analisi dei primi nove mesi del 2024
Nei primi nove mesi del 2024, la Russia ha registrato un aumento significativo del surplus commerciale, che ha raggiunto quota 114,9 miliardi di dollari, in crescita dell’11,55% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo risultato riflette una combinazione di lievi aumenti nelle esportazioni e di una contrazione nelle importazioni, secondo quanto riportato dalla Banca centrale russa.
Export russo: timida crescita nonostante il contesto complesso
Nel periodo gennaio-settembre 2024, le esportazioni russe sono cresciute dello 0,41% su base annua, toccando i 318,2 miliardi di dollari. Questo incremento, seppur moderato, risulta rilevante considerando le attuali sfide economiche e geopolitiche che il Paese deve affrontare, tra cui le sanzioni internazionali e le oscillazioni nei mercati energetici e delle materie prime, di cui la Russia è uno dei principali fornitori globali.
Calo delle importazioni: un fattore chiave per il surplus commerciale
Parallelamente, le importazioni russe sono diminuite del 5,2%, scendendo a 203,3 miliardi di dollari. Tale riduzione ha contribuito in maniera significativa all’aumento del surplus commerciale. La riduzione delle importazioni può essere attribuita a una diminuzione della domanda interna, a politiche volte alla sostituzione delle importazioni e alle difficoltà logistiche nell’acquisizione di beni da alcuni Paesi occidentali.
Commercio con l’Europa: un crollo nelle esportazioni
L’analisi geografica del commercio estero russo rivela notevoli differenze tra le regioni partner. Le esportazioni verso l’Europa hanno subito un calo marcato del 23,3%, raggiungendo i 50,1 miliardi di dollari. Questo netto calo riflette l’effetto delle sanzioni europee e la progressiva riduzione della dipendenza energetica dell’Europa dalle forniture russe. Anche le importazioni dai paesi europei hanno registrato una diminuzione, pur meno pronunciata (-8,75%), raggiungendo i 54,2 miliardi di dollari.
Commercio con l’Asia: la crescente importanza della regione per la Russia
In contrasto con l’Europa, l’Asia ha rappresentato una destinazione sempre più rilevante per le esportazioni russe. Nel periodo gennaio-settembre 2024, le esportazioni russe verso i paesi asiatici sono aumentate del 6,4%, totalizzando 240,3 miliardi di dollari. Questa tendenza riflette il rafforzamento dei legami commerciali con le economie asiatiche, con Cina, India e altre nazioni emergenti che hanno incrementato le importazioni di risorse energetiche e materie prime russe. Anche le importazioni dall’Asia sono diminuite, ma solo del 3,14%, raggiungendo i 135,6 miliardi di dollari, segno di una relazione commerciale in progressiva intensificazione.
Un surplus in ripresa dopo la caduta del 2023
Nel 2023, il surplus del commercio estero della Russia aveva subito una riduzione drastica, calando del 58,5% rispetto al 2022 e attestandosi a 140 miliardi di dollari. Questa inversione di tendenza nel 2024 segna un recupero significativo, con la Russia che sembra trovare nuovi equilibri nei mercati internazionali nonostante l’instabilità economica e politica globale.
Prospettive future
Il miglioramento del surplus commerciale suggerisce che la Russia stia riuscendo a compensare in parte l’isolamento economico occidentale con una crescente cooperazione con i paesi asiatici. Tuttavia, le prospettive future dipendono da variabili chiave come le politiche di sanzioni, l’andamento dei prezzi energetici e la capacità della Russia di continuare a diversificare i propri mercati di sbocco.
In sintesi, il surplus commerciale in crescita rappresenta per la Russia un margine di respiro in un contesto complesso, sebbene la strada verso una stabilità economica sostenibile sembri ancora irta di sfide.