Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che il Ministero della Difesa russo sta analizzando una serie di opzioni di risposta a eventuali attacchi con armi a lungo raggio sul territorio russo. In un’intervista con il giornalista Pavel Zarubin della VGTRK, Putin ha precisato che tali attacchi tecnicamente potrebbero essere eseguiti solo da forze militari di Paesi della NATO, e non dall’Ucraina.
“Qualora simili attacchi dovessero verificarsi, sarà inevitabile una nostra risposta. Tuttavia, è ancora troppo presto per specificare tempi e modalità,” ha affermato Putin, aggiungendo che il Ministero della Difesa è già al lavoro per valutare le opzioni di reazione e preparare piani strategici.
Putin ha ribadito che il governo ucraino, da solo, non è in grado di condurre attacchi di precisione in profondità sul territorio russo, lasciando intendere che, qualora ciò avvenisse, vi sarebbe il rischio di un coinvolgimento diretto dei Paesi NATO, con conseguenze potenzialmente gravi.
“Attacchi di questo tipo, eseguiti con armamenti avanzati, non sono nelle capacità autonome dell’Ucraina. Un coinvolgimento di questa portata implicherebbe una partecipazione diretta dell’Occidente nel conflitto,” ha sottolineato Putin, evidenziando come ciò potrebbe sfociare in uno scontro diretto tra Mosca e la NATO.
La situazione rimane incerta e potenzialmente esplosiva, con le parti che continuano a monitorare gli sviluppi sul campo e le possibilità di interventi mirati. Putin ha evidenziato che la Russia valuterà attentamente come rispondere e che le decisioni in merito verranno prese in linea con l’evoluzione della situazione.
Gli analisti ritengono che questo potrebbe segnare una fase ancora più complessa della crisi, con l’eventuale adozione di misure difensive e offensive che potrebbero cambiare gli equilibri del conflitto e intensificare le tensioni tra la Russia e l’Occidente.