
(AGENPARL) – mer 23 ottobre 2024 *OLTRE 40 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE FAMIGLIE E LAVORO: IL FONDO
REGIONALE CONFERMA IL SUO IMPATTO*
*La Regione autonoma Trentino – Alto Adige/Sudtirol nel rinnovare il
Comitato dei Garanti del Fondo ha fatto il punto della situazione sui
progetti realizzati*
dell’occupazione della Regione autonoma Trentino – Alto Adige/Sudtirol a
regionale nel 2024. È quanto emerso in fase di rinnovo da parte della
giunta regionale del comitato dei garanti, composto da rappresentanti delle
parti sociali, delle due Province autonome, della Regione e del consiglio
regionale, che ha il compito di monitorare l’utilizzo di fondo alimentato
dal ricalcolo dei vitalizi dei consiglieri ed ex consiglieri regionali e da
liberalità da parte di terzi.
Dal 2020 le Province possono destinare le risorse del Fondo anche per
interventi di sostegno della famiglia e dell’occupazione già disposti
nell’ambito dei rispettivi ordinamenti provinciali, per cui dei suddetti 40
realizzazione di nuovi progetti nell’ambito dei settori dell’occupazione,
2023, sono stati impiegati per il finanziamento di interventi provinciali
la Provincia autonoma di Trento ha attivato dall’inizio dell’istituzione
del Fondo dieci progetti nell’ambito dell’occupazione per un totale di
Con le stesse risorse assegnate prima del 2020 la Provincia autonoma di
Bolzano ha realizzato sedici progetti per l’aumento dell’occupazione per un
“Quasi tutti i progetti si sono conclusi – ha spiegato l’assessore
regionale alle previdenza sociale *Carlo Daldoss* – ma molti di questi,
avendo avuto risultati molto positivi, sono entrati a regime nel Piano
delle politiche del lavoro e del settore sociale delle due Province
autonome e sono proseguiti con risorse provinciali”.
Principalmente sono tre i progetti che continuano in Trentino. Il primo è
il progetto che prevede di supportare il reinserimento lavorativo di
persone disoccupate, prioritariamente di età matura, prossimi alla pensione
e al termine della percezione di sostegni al reddito attraverso una serie
di servizi all’impiego (orientamento, tutorato e attività per l’inserimento
lavorativo, compresa eventuale attività di formazione o di tirocinio).
Il secondo progetto si rivolge prioritariamente a persone disoccupate
iscritte ad un Centro per l’impiego espulse da aziende in crisi ed in
difficoltà occupazionale. L’intervento è finalizzato a supportare
maggiormente i lavoratori disoccupati nella ricerca attiva di lavoro,
monitorando il loro percorso fino alla conclusione del progetto e ad
aumentare la loro occupabilità, attraverso un’offerta di servizi per il
lavoro da prevedersi differenziata in base alle caratteristiche di
profilazione e con tempi di risposta particolarmente celeri coerenti con la
loro urgenza di trovare un’occupazione.
Il terzo progetto consiste nell’offrire un servizio di orientamento
personalizzato e di coaching a persone con disabilità iscritte all’elenco
di cui alla L.68/99, per favorirne l’inserimento e il reinserimento
lavorativo attraverso azioni mirate individuali ed eventualmente di gruppo.
In Alto Adige, invece, tutti i progetti che sono entrati a regime
riguardano i corsi per l’alfabetizzazione dei profughi e quelli di lingua
tedesca per badanti e stranieri.
“L’importanza di questo Fondo va ben oltre le cifre – ha concluso Daldoss –
si tratta di uno strumento concreto che permette di rispondere in maniera
efficace e tempestiva alle necessità delle famiglie e dei lavoratori,
sostenendo progetti che creano nuove opportunità e rafforzano la coesione
sociale nel nostro territorio. Grazie alla sinergia tra la Regione, le
Province autonome e le parti sociali, siamo in grado di intervenire con
misure mirate e continuative, contribuendo a migliorare la qualità della
vita dei nostri cittadini e promuovendo un’economia locale più inclusiva e
resiliente.”
*DIE MEHR ALS 40 MILLIONEN EURO DES REGIONALEN FONDS FÜR DIE UNTERSTÜTZUNG
DER FAMILIEN UND DER BESCHÄFTIGUNG BESTÄTIGEN DESSEN WICHTIGE ROLLE *
*Die Autonome Region Trentino-Südtirol hat anlässlich der Erneuerung des
Garantenkomitees des Fonds eine Bilanz der umgesetzten Projekte gezogen*
Der Fonds für die Unterstützung der Familien und der Beschäftigung der
zurückerstattet wurden.
Diese Zahlen wurden im Zuge der Erneuerung des Garantenkomitees durch die
Regionalregierung bekanntgegeben. Das aus Vertretern der Sozialpartner, der
beiden Autonomen Provinzen, der Region und des Regionalrats bestehende
Komitee hat die Aufgabe, die Verwendung des Fonds zu überwachen, der sich
aus den Beträgen der Neuberechnung und der Rückerstattung der Leibrenten
der amtierenden und ehemaligen Regionalratsabgeordneten sowie durch
freiwillige Einzahlungen Dritter zusammensetzt.
Seit 2020 können die Provinzen die Mittel des Fonds auch für im Rahmen der
jeweiligen Rechtsordnung bereits eingeleitete Maßnahmen zugunsten der
Familien und der Beschäftigung verwenden. Von den genannten 40 Millionen
zwischen 2020 und 2023 zugewiesene Euro wurden zur Finanzierung von bereits
eingeleiteten Maßnahmen verwendet. Mit den vor 2020 zugewiesenen Mitteln
Fonds zehn Projekte im Bereich Beschäftigung mit Ausgaben in Höhe von
Die Autonome Provinz Bozen hat mit den vor 2020 zugewiesenen Mitteln
sechzehn Projekte zur Förderung der Beschäftigung mit Ausgaben in Höhe von
umgesetzt.
Der Regionalassessor für Sozialvorsorge *Carlo Daldoss* erklärte: „Fast
alle Projekte wurden abgeschlossen, aber viele wurden aufgrund ihrer
positiven Ergebnisse fest in den Plan der Arbeits- und Sozialpolitik der
beiden Autonomen Provinzen aufgenommen und mit Landesmitteln
weiterfinanziert.“
Im Trentino werden im Wesentlichen drei Projekte fortgesetzt. Das erste
Projekt zielt durch eine Reihe von Arbeitsvermittlungsdiensten (Beratung,
Betreuung und Aktivitäten zur Arbeitsvermittlung, einschließlich möglicher
Weiterbildungs- oder Praktikumstätigkeiten) auf die berufliche
Wiedereingliederung arbeitsloser, älterer und kurz vor der Rente stehender
Personen ab, die keine Einkommensunterstützung mehr erhalten.
Das zweite Projekt wendet sich überwiegend an bei einem Arbeitsamt
gemeldete Arbeitslose, die von Unternehmen entlassen wurde, die sich in der
Krise befinden oder Beschäftigungsprobleme haben. Die Maßnahme zielt darauf
ab, die Arbeitslosen stärker bei der aktiven Arbeitssuche zu unterstützen,
sie bis zum Ende des Projekts zu begleiten und durch ein Angebot von
Arbeitsvermittlungsdiensten, das auf der Grundlage von Profiling-Merkmalen
differenziert wird und dadurch besonders schnell auf die Bedürfnisse
eingehen kann (und somit der Dringlichkeit der Arbeitssuche entspricht),
ihre Beschäftigungsfähigkeit zu verbessern.
Das dritte Projekt besteht darin, Personen mit Behinderung, die in dem
Verzeichnis gemäß Gesetz Nr. 68/1999 eingetragen sind, einen
maßgeschneiderten Beratungs- und Betreuungsdienst anzubieten, um ihre
Eingliederung und Wiedereingliederung in den Arbeitsmarkt durch gezielte
Einzel- und gegebenenfalls Gruppenmaßnahmen zu erleichtern.
In Südtirol dagegen handelt es sich bei allen weitergeführten Projekten um
Alphabetisierungskurse für Flüchtlinge und Deutschkurse für
Altenpflegekräfte und Ausländer.
Abschließend sagte Daldoss: „Die Bedeutung dieses Fonds geht über die
Zahlen hinaus. Es handelt sich um ein konkretes Instrument, mit dem wir
wirksam und unverzüglich auf die Bedürfnisse von Familien und
Arbeitnehmenden reagieren und Projekte unterstützen können, die neue
Chancen schaffen und den sozialen Zusammenhalt in unserem Gebiet stärken.
Dank der Synergie zwischen der Region, den Autonomen Provinzen und den
Sozialpartnern sind wir in der Lage, mit gezielten und kontinuierlichen
Maßnahmen zur Verbesserung der Lebensqualität unserer Bürger und
Bürgerinnen und zur Förderung einer inklusiveren und resilienteren
regionalen Wirtschaft beizutragen“.
[image: carlo daldoss (2).jpg]
*L’assessore regionale Carlo Daldoss*
Saluti
Davide Cordua
ufficio stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol
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