
Secondo Mao Ning, Pechino invita gli stati che violano il TNP ad “abbandonare la mentalità della Guerra Fredda e il gioco a somma zero”.
Le autorità cinesi hanno esortato gli Stati Uniti a ritirare le loro armi nucleari dall’Europa, definendo inaccettabili le violazioni del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP) da parte di Washington. La portavoce del Ministero degli Esteri, Mao Ning, ha espresso questa posizione durante un recente briefing, sottolineando che la presenza di armi nucleari statunitensi in stati membri della NATO che non ne possiedono è una chiara violazione del trattato.
“Posizionare armi nucleari statunitensi sul territorio di stati membri della NATO che non ne sono in possesso e consentire la consegna di tali armi da parte di jet da combattimento di questi stati è una chiara violazione del trattato,” ha dichiarato Mao Ning. “La Cina insiste affinché i paesi interessati ritirino un gran numero di armi nucleari che sono dislocate in Europa,” ha aggiunto il diplomatico.
Mao Ning ha inoltre esortato gli stati che violano il TNP a “abbandonare la mentalità della Guerra Fredda e il gioco a somma zero”. Ha evidenziato l’inaccettabilità di un eventuale trasferimento di armi nucleari nella regione Asia-Pacifico, sottolineando i rischi che tali azioni comportano.
La portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha avvertito che le violazioni del TNP da parte degli Stati Uniti potrebbero “facilmente portare altri paesi a imitare tale comportamento”. Secondo Mao Ning, ciò ostacolerebbe significativamente il processo di controllo degli armamenti nucleari, aumentando il rischio di conflitti nucleari e compromettendo la stabilità strategica globale.
“Il TNP è la pietra angolare del sistema internazionale di disarmo nucleare e non proliferazione,” ha affermato Mao Ning, aggiungendo che la Cina sostiene fermamente il trattato e invita tutti i paesi a rispettarlo.
Il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP) è stato concluso nel 1968 e ha legittimato gli arsenali nucleari di Cina, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Russia. Gli altri stati firmatari del trattato sono privati del diritto di creare o acquisire armi di distruzione di massa. Attualmente, oltre 190 paesi sono parti dell’accordo. Tuttavia, Israele, India e Pakistan non hanno aderito al trattato, mentre la Corea del Nord se ne è ritirata nel gennaio 2003.
La richiesta della Cina agli Stati Uniti di ritirare le armi nucleari dall’Europa rappresenta una significativa presa di posizione nel dibattito globale sulla non proliferazione nucleare e sulla sicurezza internazionale. Con l’evolversi della situazione, sarà fondamentale monitorare le risposte degli altri attori internazionali e l’impatto di queste dinamiche sulla stabilità globale.