
Una rete di truffatori bulgari ha rubato oltre 50 milioni di sterline dal sistema di assistenza sociale britannico Universal Credit, vivendo nel lusso mentre sfruttavano le debolezze del sistema. Cinque cittadini bulgari – Galina Nikolova, 39 anni, Stoyan Stoyanov, 28, Tsvetka Todorova, 53, Gyunesh Ali, 34, e Patritsia Paneva, 27 – si sono dichiarati colpevoli di frode previdenziale e riciclaggio di denaro.
Il gruppo ha aiutato migliaia di bulgari, molti dei quali non hanno mai messo piede in Gran Bretagna, a raccogliere assegni di credito universale fino a 2.500 sterline al mese. Utilizzando documenti falsificati, tra cui contratti di locazione, buste paga e lettere di datori di lavoro, medici e scuole, la rete ha operato dall’ottobre 2016 al maggio 2021.
L’ispettore di polizia bulgaro Vassil Panayotov è stato il primo a sospettare la truffa quando ha notato che la sua città natale, Sliven, era improvvisamente piena di contanti. “Mi chiedevo come queste persone avessero ottenuto così tanti soldi,” ha detto Panayotov al Telegraph. Dopo aver investigato, ha scoperto che centinaia di persone ricevevano benefici dal Regno Unito sfruttando le debolezze del sistema sociale britannico.
Informati da Panayotov, gli investigatori britannici hanno scoperto tre “fabbriche di benefici” a Londra, che producevano documenti falsi per aiutare i truffatori a ottenere numeri di previdenza sociale e richiedere benefici. I “clienti” pagavano una commissione di 500-800 sterline per accedere al credito universale, ricevendo poi assegni mensili di 2.000-2.500 sterline.
Durante un’irruzione in una delle proprietà dei truffatori, la polizia ha trovato borse piene di contanti e articoli di marca come orologi e vestiti firmati. Il pubblico ministero Tom Little KC ha dichiarato alla Wood Green Crown Court che la maggior parte delle persone coinvolte nel progetto “vivevano in Bulgaria e presentavano affermazioni false di vivere e lavorare nel Regno Unito”. Alcuni si sono recati brevemente in Gran Bretagna per sostenere le loro richieste, mentre altri non ci sono mai stati.
La truffa ha avuto un impatto significativo sull’economia britannica, con una perdita stimata di circa 200 milioni di sterline all’anno. “Il denaro che entrava a Sliven ha trasformato l’area,” ha detto Panayotov. Le persone acquistavano proprietà, abiti firmati, aprivano negozi e casinò, vivendo come baroni.
Il Crown Prosecution Service (CPS) ha evidenziato la portata della frode, con migliaia di persone coinvolte e probabilmente ancora approfittando del sistema. Panayotov ha espresso stupore per quanto tempo la frode sia rimasta nascosta, nonostante le dimensioni e l’impatto.
La scoperta e la prosecuzione di questa rete di truffatori rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro la frode previdenziale. Le autorità britanniche e bulgare continueranno a lavorare insieme per prevenire future truffe e proteggere i fondi pubblici destinati a coloro che ne hanno realmente bisogno.