
(AGENPARL) – ven 08 marzo 2024 Valore aggiunto agricoltura -5,7%. Cia-Agricoltori: Servono risposte urgenti
È urgente rispondere alle istanze degli agricoltori. A dirlo è di nuovo
Cia-Agricoltori commentando l’ultima rilevazione Istat sui conti economici
nel quarto trimestre 2023, che registra variazioni del valore aggiunto
agricolo in negativo, sia in termini congiunturali che tendenziali, con
una perdita del 5,7% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
In un contesto economico che evidenza una leggera ripresa del Pil italiano
(+0,6%) annuo nell’ultimo trimestre 2023, gli ultimi dati Istat
sull’agricoltura confermano -evidenzia Cia- le difficoltà che si trovano a
dover affrontare, quotidianamente, le aziende agricole e dimostrano, ancora
una volta, quanto sia necessario intervenire per salvaguardare il settore.
Ecco perché Cia rilancia il suo Piano nazionale per l’agricoltura che
chiede al Governo di introdurre sgravi fiscali per il settore primario:
dall’esonero contributivo per gli agricoltori a una maggiore compensazione
dell’Iva zootecnica (bovini e suini). Per mitigare l’impatto del rincaro
dei fattori di produzione, Cia sollecita la reintroduzione del credito
d’imposta per l’acquisto di gasolio; mentre sul fronte delle giovani
imprese, serve l’esonero contributivo per gli agricoltori under 40 e il
rifinanziamento del “Fondo più impresa”. A sostegno dei comparti più
deboli, l’appello è, invece, per un immediato utilizzo delle risorse del
Fondo per le emergenze e facilitazioni nell’accesso al credito.
A livello regionale, per Cia dopo la risoluzione del Consiglio Regionale
sulla crisi in agricoltura è necessario concretizzare, in tempi brevi, con
risorse finanziarie adeguate gli impegni assunti. La mobilitazione degli
agricoltori e della Cia, attraverso una quindicina di incontri tenuti su
tutto il territorio regionale che hanno coinvolto circa 3 mila agricoltori
ed allevatori e non solo associati, ha al centro quattro emergenze
principali: cinghiali, calamità naturali, aumento costi irrigui, aumento
costi gasolio-carburante-energia. La posizione della Cia è stata già
presentata nelle numerose assemblee ed iniziative: è indispensabile
guardare oltre il contingente e riposizionare il settore agricolo di
Basilicata nelle rivisitate politiche agricole dell’ Unione europea e sulla
scorta anche delle consistenti risorse disponibili oltre la PAC rivenienti
dal PNRR e da ultimo i FSC. Obiettivo di Cia – sintetizza il coordinatore
Donato Distefano – è quello di lanciare un piano regionale agricolo e
alimentare ancorato alle potenzialità del nostro settore partendo dalle
aree ad agricoltura intensiva e irrigua passando a quella estensiva e delle
aree interne, regolamentando e semplificando le attività agricola familiare
e di prossimità, oltre a quelle connesse e multifunzionali a partire dall’
agriturismo, dalle agroenergie, dall’agricoltura sociale e di presidio dei
nostri territori. Un grande programma – afferma Distefano – che mette al
centro non solo il valore economico del settore primario ma lo posizione
quale componente fondamentale di modelli di sviluppo e coesione locale
per la tenuta socio demografica delle aree interne e montane.