[lid] Il presidente russo afferma che le forze nucleari strategiche del suo Paese sono in “stato di piena prontezza”.
Nel suo discorso annuale sullo stato della nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l’Occidente di cercare di coinvolgere la Russia in una corsa agli armamenti, simile a quanto accaduto negli anni ’80 con l’Unione Sovietica. Parlando all’Assemblea federale di parlamentari, funzionari e giornalisti, Putin ha affermato che le forze nucleari strategiche del paese sono in uno “stato di piena prontezza” e che eventuali interventi occidentali minacciano un conflitto nucleare su larga scala.
Il presidente russo ha sottolineato che la Russia possiede armi capaci di colpire obiettivi nel territorio occidentale e ha avvertito che le azioni dell’Occidente minacciano un conflitto armato nucleare, con conseguenze catastrofiche sulla civiltà mondiale.
Putin ha accusato l’Occidente di cercare di indebolire la Russia dall’interno, analogamente a quanto avvenuto con l’Ucraina, ma ha dichiarato che tali tentativi sono stati sottostimati. Ha criticato l’Occidente per le sue abitudini coloniali e l’incitamento di conflitti nazionali in tutto il mondo, affermando che mira a frenare lo sviluppo russo.
Rispondendo alle accuse occidentali di pianificare un attacco all’Europa, Putin le ha definite “sciocchezze” e ha invece sottolineato il ruolo dell’Occidente nei conflitti in Ucraina, Medio Oriente e in altre regioni del mondo.
Putin ha annunciato l’intenzione di potenziare le forze armate nella parte occidentale del paese a seguito dell’adesione di Svezia e Finlandia alla NATO. Ha dichiarato la disponibilità della Russia al dialogo con gli Stati Uniti su questioni di stabilità strategica, ma ha criticato l’ipocrisia degli sforzi statunitensi nel cercare il dialogo mentre simultaneamente cercano di sconfiggere la Russia. Ha definito demagogia le osservazioni statunitensi sull’interesse nei negoziati pre-elettorali e ha respinto le accuse di pianificare di collocare armi nucleari nello spazio come uno stratagemma per ottenere vantaggi unilaterali per gli Stati Uniti.