
(AGENPARL) – mer 17 gennaio 2024 Il progetto della Lipu prende in esame 44 specie per l’eolico onshore e 26
per quello offshore
Comunicato stampa
*IMPIANTI EOLICI: *
*ECCO LE MAPPE DELLA LIPU CHE IDENTIFICANO*
*LE AREE SENSIBILI PER L’AVIFAUNA.*
*Realizzato con BirdLife International, il progetto prende in esame 44
specie di uccelli sensibili **alla presenza di impianti eolici onshore (a
terra) e 26 per quelli offshore (a mare).*
*Le mappe a disposizione di regioni e stakeholders per una corretta
programmazione finalmente rispettosa della **biodiversità.*
*La Lipu: “Pianificare l’eolico si può e si deve, per evitare i danni del
passato e contribuire più seriamente alla decarbonizzazione del nostro
Paese e alla preservazione imprescindibile della biodiversità. Il nostro
appello affinché si avvii una nuova fase, di dialogo, collaborazione e
considerazione *
*dell’importanza della posta **in gioco”.*
“Un lavoro minuzioso, realizzato su attente basi scientifiche, che
individua le aree terrestri e marine sensibili per gli uccelli rispetto
alla realizzazione di impianti eolici. Ministeri, regioni e attori sociali
ne tengano conto”.
Lo dichiara la *Lipu-BirdLife Italia* presentando lo studio dal titolo
*Sensitivity
mapping for Renewable Energy in Italy*, realizzato assieme a BirdLife
International e con esperti nazionali e internazionali, alla vigilia della
fase che porterà le regioni a individuare le aree idonee e non idonee per
gli impianti eolici a terra (onshore) e a mare (offshore).
La prospettiva dell’incremento dell’eolico previsto da *Fit for 55 *e *Repower
Eu* e dallo stesso *Pniec* (Piano nazionale integrato per l’energia e il
clima), nonché l’apertura di un nuovo delicato capitolo di eolico offshore,
rendono indispensabile una pianificazione della realizzazione degli
impianti, effettuata con cautela e su basi scientifiche, procedura che fino
ad oggi è completamente mancata, provocando danni seri ad aree naturali e
specie, in particolare agli uccelli.
*Ciò si rende necessario anche sotto il profilo normativo*, considerando il
dettato del Green Deal europeo, della Strategia europea sulla biodiversità
per il 2030 e della Direttiva Red II secondo cui il completamento della
transizione energetica deve avvenire minimizzando gli impatti a carico di
specie e habitat naturali, e scegliendo le aree maggiormente idonee per far
fronte a tali impatti.
Da ciò lo studio della Lipu, che si è avvalso di una metodologia messa a
punto da BirdLife International a livello internazionale e, per quanto
riguarda l’ambiente marino, anche in conformità con un lavoro di
“sensitivity mapping” recentemente condotto dall’ Ispra.
*La prima mossa dello studio è stata la messa a punto di una lista di 44
specie ornitiche sensibili per gli **impianti onshore e 26 per quelli
offshore, ossia di quelle specie a maggior rischio di impatto diretto (es.
collisione) e indiretto da parte degli impianti eolici.*
L’analisi della distribuzione geografica di queste specie, resa possibile