
(AGENPARL) – mer 22 novembre 2023 Comunicato stampa | 22 novembre 2023
L’Associazione Mecenati Roman Heritage ETS e il Museo Nazionale Romano
presentano
BESTIALI. L’OTTAVA TESTA
Il nome dell’artista vincitore della call e che realizzerà l’opera sarà annunciato nel corso di una
conferenza stampa giovedì 23 novembre 2023 alla presenza del Ministro Gennaro
Sangiuliano.
Giorgio Andreotta Calò, Elisabetta Benassi, Monica Bonvicini, Paola Pivi e Francesco Vezzoli sono i
cinque artisti italiani invitati a ideare un’opera site-specific per il chiostro di Michelangelo nel cuore
del Museo Nazionale Romano.
Conferenza stampa: giovedì 23 novembre 2023, ore 10.00
Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano
L’Associazione Mecenati Roman Heritage e il Museo Nazionale Romano presentano il progetto Bestiali.
L’ottava testa, che vede la realizzazione di un’opera d’arte contemporanea concepita appositamente
per il chiostro di Michelangelo, situato nel cuore delle Terme di Diocleziano presso il Museo Nazionale
Romano.
Il progetto nasce a seguito dell’importante percorso di restauro sostenuto dall’Associazione Mecenati
Roman Heritage, che ha riportato allo splendore originale le sette sculture in marmo che dalla fine
dell’Ottocento abitano gli spazi del chiostro di Michelangelo. Le opere raffigurano sette teste di
animale, cinque sono ritenute antiche e due moderne, e compongono una serie che allude all’universo
rinascimentale e alla sua espansione a seguito delle grandi esplorazioni. Il cavallo, i due tori, l’ariete, il
dromedario, l’elefante e il rinoceronte sono sostenuti da sette pilastri e accompagnati da un’ottava
colonna, realizzata per motivi di simmetria e finora rimasta vacante.
Bestiali. L’ottava testa prende il via a partire dall’ottava base per porre in dialogo le opere d’arte,
appena restaurate, con le più recenti sperimentazioni dell’arte contemporanea.
I cinque artisti invitati per l’occasione a ideare un’opera destinata a completare la composizione
scultorea sono: Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979), Elisabetta Benassi (Roma, 1966), Monica
Bonvicini (Venezia, 1965), Paola Pivi (Milano, 1971) e Francesco Vezzoli (Brescia, 1971).
Ciascun artista è stato chiamato a concepire un’opera inedita, pensata specificamente per dialogare
con le sculture preesistenti e con le architetture che le circondano.
La selezione del progetto vincitore è affidata al comitato scientifico composto da Massimo Osanna,
Stéphane Verger, Damiana Leoni, Ludovico Pratesi e Maite Bulgari.
Il nome dell’artista che realizzerà il progetto sarà annunciato il 23 novembre 2023, nel corso di una
conferenza stampa cui prenderà parte il Ministro Gennaro Sangiuliano.
Una volta selezionata l’opera, l’Associazione Mecenati Roman Heritage seguirà le fasi di realizzazione
fino alla sua effettiva installazione, prevista per la tarda primavera del 2024.
CONTATTI STAMPA
PCM Studio di Paola C. Manfredi
Museo Nazionale Romano
Angelina Travaglini
GLI ARTISTI
Giorgio Andreotta Calò ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla Kunsthochschule di Berlino. Nel
2008 si è trasferito in Olanda dove è stato artista in residenza alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam
(2009-2011). Nel 2011 il suo lavoro è stato presentato alla 54.ma Biennale di Venezia diretta da Bice Curiger. Nel 2012
vince il Premio Italia per l’arte contemporanea promosso dal Museo MAXXI di Roma e tra il 2013 e il 2014 si trasferisce a
New York con una borsa di studio promossa dal Ministero degli Affari Esteri. Nel 2017 è uno dei tre artisti invitati a
rappresentare l’Italia nel Padiglione curato da Cecilia Alemani alla 57.ma Biennale di Venezia. Nello stesso anno, con il
progetto Anastasis, vince il bando Italian Council promosso dal MiBACT per la realizzazione di un’installazione monumentale
presentata nel 2018 presso l’Oude Kerk di Amsterdam. Nel 2019 il Pirelli HangarBicocca di Milano gli dedica un’ampia
retrospettiva.
Elisabetta Benassi è un’artista italiana. Nel suo lavoro osserva criticamente l’eredità culturale, politica e artistica della
modernità, nonché temi politici e culturali più ampi e spesso controversi del nostro tempo. Utilizzando diversi media installazione, fotografia, video – coinvolge e interroga lo spettatore tracciando linee temporali travagliate e contestate. Dallo
sfondo del suo lavoro emerge una messa in discussione dell’identità contemporanea e delle condizioni del presente. Il suo
lavoro è stato esposto in diverse sedi in tutto il mondo, tra cui la Biennale di Venezia. Tra le sue ultime mostre personali
Empire (Museo Nazionale Romano, 2022, installazione permanente), Pietra di testa (Litografia Bulla, Roma, 2022), Lady and
Gentlemen (Fondazione Adolfo Pini, Milano, 2021).
Monica Bonvicini è emersa come artista visiva e ha iniziato a esporre a livello internazionale a metà degli anni Novanta. La
sua pratica poliedrica indaga il rapporto tra architettura, strutture di potere, genere e spazio. La sua ricerca si traduce in
opere che mettono in discussione il significato del fare arte, l’ambiguità del linguaggio e i limiti e le possibilità legati all’ideale
di libertà. Secca, diretta e intrisa di riferimenti storici, politici e sociali, l’arte di Bonvicini non rinuncia mai a stabilire un
legame critico con i luoghi in cui viene esposta, con i suoi materiali e con i ruoli di spettatore e creatore. Dalla sua prima
mostra personale al California Institute of the Arts nel 1991, il suo approccio si è evoluto formalmente nel corso degli anni,
senza tradire la sua forza analitica e la sua inclinazione a sfidare la prospettiva dello spettatore, lanciando pesanti frecciate
alle convenzioni patriarcali e socioculturali. Bonvicini ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Leone d’oro alla
Biennale di Venezia (1999); il Preis der Nationalgalerie für junge Kunst, dello Staatliche Museen zu Berlin (2005); il
Rolandpreis für Kunst per l’arte nello spazio pubblico della Fondazione Bremen, Germania (2013); il Premio Hans Platschek
per l’arte e la scrittura, Germania (2019); il Premio Oskar Kokoschka, Austria (2020).
Paola Pivi è nata a Milano nel 1971 e si è formata al Politecnico di Milano e all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1999
contribuisce alla vittoria del Padiglione Italia alla 48esima Biennale di Venezia con Untitled (airplane) ora esposto in
collezione permanente presso il Museo MAXXI di Roma. Vive e lavora alle Hawaii, Stati Uniti. La pratica artistica di Paola Pivi
spazia tra scultura, video, fotografia e installazione ed è stata definita dalla curatrice Justine Ludwig come poliedrica ed
enigmatica; in grado di oltrepassare i limiti della percezione rendendo possibile ciò che prima sembrava impossibile.
Ha realizzato numerose mostre personali, in Italia e all’estero, tra cui ricordiamo It’s not my job, it’s your job, al [mac] Musée
d’art contemporain di Marsiglia (2023); You know who I am, The High Line di New York (2021-2022), We are the Alaskan
Tourists, all’Arken Museum, Danimarca (2020); World Record, al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma;
Art with a view, al The Bass Museum di Miami Beach, USA (2018); I did it again, al Savannah College of Art and Design, USA
(2018); I am tired of eating fish, LaRinascente, Italy (2017); Ma’am, al Dallas Contemporary, USA (2016); Tulkus 1880 to
2018, al FRAC Bourgogne, France (2014); You started it … I finish it, alla National Gallery of Victoria, Australia (2014); Share,
but it’s not fair, al Rockbund Art Museum, China (2012); How I Roll, per il Public Art Fund di New York, USA (2012); It’s a
cocktail party, Portikus, Germany (2008); It just keeps getting better, alla Kunsthalle di Basilea, in Svizzera (2007); My
religion is kindness. Thank you, see you in the future, Fondazione Trussardi (2006).
Francesco Vezzoli è nato nel 1971 a Brescia, Italia. Si è laureato nel 1995 alla Central St. Martin’s School of Art di Londra. Le
sue opere sono state esposte in numerose istituzioni, tra cui il New Museum of Contemporary Art, New York (2002); il Museo
Contemporaneo Castello di Rivoli, Italia (2002); “Comizi di Non Amore”, Fondazione Prada, Milano (2004); Serralves
Museum, Portogallo (2005); Fondazione Cini, Italia (2005); Fondazione Prada, Italia (2005); Le Consortium, Francia (2006);
Tate Modern, Londra (2006); The Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2007); Garage Center for Contemporary
Culture, Mosca (2010); Qatar Museums Authority, Doha (2013); MOCA, Los Angeles (2014); Museo Bardini, Museo di Casa
Martelli e Museo Bellini, Firenze (2014); MoMA PS1, New York (2014); Museo Museion, Italia (2016); Nouveau Musée
National de Monaco, Monaco (2016). Vezzoli attualmente vive e lavora a Milano, Italia.
IL COMITATO SCIENTIFICO
Massimo Osanna è Professore ordinario di Archeologia classica dell’Università di Napoli “Federico II”, è Direttore generale
Musei presso il Ministero della cultura. Ha diretto tra il 2014 e il 2020 la Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e
Stabia e poi il Parco Archeologico di Pompei. Ha insegnato presso l’Università della Basilicata, dove ha diretto la Scuola di
Specializzazione in Beni Archeologici di Matera. Ha insegnato come visiting professor presso l’École Pratique des Hautes
Études di Parigi e l’Università di Heidelberg. Ha svolto attività di ricerca finanziate dalla Fondazione Humboldt presso le
Università di Berlino e Heidelberg, nonché come borsista presso la Scuola archeologica italiana di Atene. È stato
Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata.
Ha diretto pluriennali attività di ricerca sul campo in Italia (Torre di Satriano, Ascoli Satriano, Pantelleria, Taureana di Palmi,
Gabii) e all’estero (Alesia). Attualmente conduce con l’Ephoria delle Cicladi e l’École française d’Athènes ricerche nell’isola di
Rheneia. A Pompei, dove ha coordinato la messa in sicurezza dell’intera città e i restauri dei maggiori edifici, insieme a
progetti di valorizzazione e di fruizione nell’ambito del Grande Progetto Pompei, ha promosso vaste ricerche nei santuari e
negli spazi pubblici della città in collaborazione con Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri, nonché le nuove ricerche
della Regio V.
È autore di oltre un centinaio di saggi e monografie dedicati all’archeologia della Grecia e dell’Italia antica, allo studio della
ritualità antica, alla ricostruzione dei pattern insediativi e ai fenomeni di mobilità e di contatti culturali nonché agli aspetti di
gestione e conservazione del patrimonio culturale.
Stephane Verger è direttore del Museo Nazionale Romano e professore ordinario di archeologia all’Ecole Pratique des
Hautes Études (Università di eccellenza Paris Sciences Lettres). Archeologo, allievo dell’École Normale Supérieure di Parigi
(1984-1988), “professeur agrégé” di Storia (1987), dal 2005 è Professore ordinario, con una corposa produzione scientifica
incentrata sulle relazioni tra società protostoriche e culture mediterranee nel primo millennio a.C. Dirige la missione
archeologica franco-albanese di Apollonia d’Illiria. Coordina per il Museo Nazionale Romano il grande programma “Urbs.
Dalla città alla campagna romana” del PNC (piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR), che prevede degli
importanti restauri nelle quattro sedi del museo, la creazione di un isolato della cultura alla Crypta Balbi, l’ampliamento e la
riorganizzazione del percorso museale complessivo. È stato di recente co-curatore delle mostre: Tota Italia. Alle origini di una
nazione (Roma e Pechino), L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi, Vita dulcis. Paura e desiderio nell’Impero Romano e
Dacia. L’ultima frontiera della Romanità.
Damiana Leoni ha lavorato in campi professionali molto diversi, contraddistinti da una notevole versatilità nei settori della
comunicazione e dell’organizzazione. Dopo aver studiato all’Institute of Marketing di Londra, con studi universitari di Business
Administration presso la Lansdowne Univeristy / City University di Londra, Leoni ha iniziato la sua carriera presso il Gruppo
Montedison di Milano come Product Manager per articoli da toeletta e prodotti farmaceutici da banco di consumo di massa.
Successivamente si è trasferita a Publicis, una delle principali agenzie pubblicitarie in Italia, dove è stata coinvolta in tutti gli
aspetti della comunicazione, dello sviluppo e del lancio di nuovi prodotti per L’Oréal di Parigi. Nel 1993, è tornata a Roma come
responsabile delle relazioni esterne per il gruppo Gilco, una società che opera in Angola e in altri paesi in via di sviluppo come
“general contractor”. Dopo un soggiorno nella città africana di Luanda, è tornata ed è stata coinvolta nel mondo dello sport, in
particolare in quello del calcio. È stata assunta dalla Società Sportiva Lazio – Roma, in qualità di responsabile delle
comunicazioni e de branding. Nel 2002 Leoni ha deciso di dedicarsi all’arte, una passione che l’ha accompagnata nel corso
della sua vita con attività multitasking e un approccio molto versatile. Il suo lavoro è diventato nel corso degli anni una vera
attività a 360 gradi nel mondo dell’Arte Contemporanea italiano e internazionale.
Ludovico Pratesi vive e lavora a Roma. Curatore e critico d’arte, Attualmente è Direttore di Spazio Taverna, Direttore artistico
dell’associazione Giovani Collezionisti e Curatore del progetto Artisti per Frescobaldi. Professore di Didattica dell’arte
all’università IULM, dal 2001 al 2017 è stato Direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro. Critico del quotidiano
La Repubblica, collabora regolarmente con Arte Mondadori, Artribune e Exibart. Ha scritto diversi saggi, tra i quali Arte come
identità, Perché l’Italia non ama più l’arte contemporanea e L’arte di collezionare arte contemporanea nel mondo globale,
pubblicati da Castelvecchi.
Maite Carpio Bulgari è regista, produttrice indipendente, nonché mecenate e collezionista d’arte. È stata Presidente
dell’associazione Mecenati della Galleria Borghese che fonda nel 2013 e membro del Consiglio di amministrazione. Dal 2020
è membro del Consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala di Milano e dal 2022 del Consiglio di amministrazione
dell’Associazione Amici degli Uffizi.
MECENATI ROMAN HERITAGE
L’Associazione nasce nel 2013 come Associazione Mecenati Galleria Borghese con lo scopo di promuovere, tutelare e
valorizzare i beni di interesse artistico e storico, patrimonio della Galleria Borghese.
Dal 2017 ha allargato i propri obiettivi estendendo il sostegno anche a Musei, Monumenti, Scavi di Antichità e Giardini Storici
prevalentemente della Città di Roma. Nel luglio 2023, ha assunto l’attuale definitiva denominazione Mecenati Roman
Heritage ETS.
L’Associazione svolge e sostiene attività di studio, ricerca scientifica e documentaria di rilevante valore culturale; realizza
progetti di recupero e restauro con l’impegno di responsabilizzare e coinvolgere i privati in una logica moderna di cooperazione
con il pubblico; organizza e sostiene iniziative volte a creare reti relazionali che possano contribuire al raggiungimento de gli
obiettivi prefissati.