
(AGENPARL) – sab 10 giugno 2023 Vainieri (Cssel-Uil): Oltre la ‘nostalgia del futuro’. Nuovi progetti ed
impegni regionali e nazionali di longevita-attiva.
Tanti ed interessanti gli spunti emersi nel corso dell’incontro di
presentazione alle associazioni ed ai sindacati lucani del ‘Progetto di
coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche
sull’invecchiamento attivo’ curato dal Dipartimento per le politiche della
famiglia, l’ Ircss Inrca di Ancona e le Regioni. Un rapporto sulle buone
pratiche e sugli indirizzi e le cose da fare, compartecipato da 100
associazioni nazionali e regionali . E’ il giudizio di Giancarlo Vainieri
del Centro studi sociali e del lavoro Uil Basilicata per il quale molto
apprezzabile e di buon auspicio l’impegno del Dipartimento regionale
Salute, del Dipartimento politiche del lavoro e dell’operoso Ufficio
sociale, di costituire un gruppo di lavoro congiunto e partenariale capace
di modellare una rete di scambio e di rafforzamento delle tante,
qualificate e notevoli esperienze di invecchiamento attivo raccontate e
censite nell’incontro.
Di spicco quelle dell’Auser-Cgil e dell’Ada-Uil, oltre agli spunti
preziosi della cooperazione sociale, Ambito di Muro-lucano ed alla speciale
esperienza del Circolo velico di Policoro.
Passaggio decisivo – aggiunge Vainieri – è poi l’impegno di avviare una
fase virtuosa di attuazione della straordinaria legge regionale
sull’invecchiamento attivo, curando e predisponendo modelli e schemi di
applicazione .tra cui decisiva la costituzione della Consulta.
La sfida è di immaginare una sorta di sperimentazione regionale di
quell’innovativo Sistema nazionale per la popolazione anziana non
autosufficiente,lo Snaa, di recente affermato in legge-delega .Un processo
virtuoso che in Basilicata si può anticipare,in modo trasformativo,
ricomponendo un unico sistema di assistenza degli anziani, fondato
sull'intero spettro dei servizi sul territorio.
Da quelli di rete e prossimità, di lotta alla solitudine e di prevenzione,
ad interventi domiciliari di sostegno sociale e sanitario continuativo,
alla semi-residenzialità in centri diurni, fino alla residenze sanitarie e
assistenziali.
La metodologia sperimentale è quella della valutazione unica per l'accesso
ai servizi,con la presa in carico e con percorsi di cura programmati 'a
scorrimento' tra ospedale e territorio, dal luogo di vita verso la
struttura piu appropriata.
Per Vainieri, in concreto ed in sintesi,oltre alla occorrenza di
utilizzare meglio i fondi Ue dedicati al sociale, tre appaiono le azioni
sinergiche, 'chiare e distinte',forti e temporizzate,per produrre effetti
virtuosi.
*La prima leva.*
Estendere e rafforzare la rete dell'Adi con la presa in carico completa del
paziente anziano, spingendo fino al 10%della popolazione over 65 in
condizione di bisogno.
La battaglia sfidante è di riuscire a conquistare nuovi fondi ed investire,
bilanciando le prestazioni tra strutture pubbliche ed
accreditate,accelerandone la disciplina .Puntando all’estensione del
servizio, alla assicurazione della presa in carica dell’anziano e del
cronico per tutto il tempo necessario alla risposta del bisogno di cura e
di riabilitazione,in modo standardizzato.Ha valore e senso riscoprire e
riaffermare la spinta originaria che porto’ il modello Adi di Venosa ad
essere buona pratica del SSn.
*La seconda azione* é proprio la costruzione e concreta realizzazione del
modello di *Chronic Care*, impostato tra servizi sociali e sanitari
,centrato sui Punti unici di accesso, per la gestione di casi
complessi/pluripatologici nei processi assistenziali di continuità
ospedale-territorio …Spiccano esperienze da cui attingere linee-guida come
i Dipartimenti di ..reumatologia,oculistica etc.
*La terza linea di azione*.
La longevita e la green economy. Ripartire dal tema della transizione
lavoro-non
lavoro…attraverso educazione al pensionamento, revisione delle politiche
organizzative del lavoro, adeguamento dei percorsi formativi, rafforzamento
del Life Long Learning.
Gli esperti teorizzano una‘silver economy’. Una stagione straordinaria che
è matura anche in Basilicata. Per sperimentare un nuovo modello di
sviluppo, per avviare una rigenerazione urbana nei centri più grandi e
valorizzare le ‘aree interne’ ed i 101 piccoli comuni.
Un formidabile cantiere anche per superare il conflitto intergenerazionale
e per garantire i livelli essenziali dei servizi sanitari e la qualità
delle cure arrivando al domicilio del paziente, collegando i bisogni di
cura con i centri ed i nodi più avanzati della rete.
Oltre il divario digitale per la salute .Solo un terzo degli anziani
-digitali navigano con applicazioni per un vero e corretto monitoraggio
della propria salute.
Occorre una rete più spinta ed avanzata per reggere le azioni di supporto
per la promozione di abitudini sane; le strategie di prevenzione a casa,i
controlli periodici gratuiti per la riduzione del danno e per la cronicità,
l’ automedicazione, la cura di sé, l’educazione alla salute.
Ma anche reti globali di sostegno in termini di affetto e intimità,
spiritualità, religiosità, transfert e integrazione intergenerazionali.
Un'azione di coraggio e di grande determinazione per accelerare e
finalizzare le politiche per l'area anziani e longevita.
Il rimedio c'è . Si costituiscano tavoli dedicati, con il concorso di una
struttura di missione compartecipata dalle forze sociali, nell'ottica del
partenariato.
*C’è un grande spazio di miglioramento e di progettazione con la
“nostalgia del futuro”. *
Giancarlo Vainieri Centro studi sociale e del lavoro Uil Basilicata