
(AGENPARL) – lun 22 maggio 2023 IN LIBRERIA
L’ORIGINE DEL MALE
IL NUOVO NOIR DI MARCO MARINONI
CHE METTE AL CENTRO UNA LIGURIA FATTA DI TURISMO, DI LUCI E OMBRE, DI FILARI DI SERRE, AMATA E ODIATA DAI SUOI PROTAGONISTI
E CHE FA GOLA ALLA NUOVA MAFIA DEL MATTONE
In libreria “L’origine del Male” (Mursia, pagg 408, Euro 19,00), il nuovo noir di Marco Marinoni pubblicato nella collana Giungla Gialla di Mursia, che ci racconta luci e ombre di una Liguria sinonimo di turismo che fa gola alla mafia del mattone.
2020, sei uomini muoiono nei giorni più tragici della pandemia nelle strutture sanitarie liguri. C’è anche una settima vittima analoga, a Orco Feglino (Savona): Roberto Ivaldi, un pensionato che custodisce un oscuro fardello, ora dedito alla coltivazione delle rose. Meno di un mese dopo perde la vita anche sua moglie. La loro unica figlia Rossella, trasferitasi in Calabria, torna nel Ponente Ligure, ritrovandosi al centro di un’indagine della DIA intorno a questa serie di morti sospette di presunti prestanomi della malavita, scoprendo con sgomento che suo padre era uno di loro. Tocca al criminologo Damiano Danti, alla sua compagna, il magistrato Silvia Cospito, e alla Squadra Mobile di Savona dipanare la tela sanguinaria che la nuova criminalità degli appalti sta tessendo per impadronirsi dell’economia ligure e dei suoi terreni, tra delitti e silenzi.
«I fascicoli, di centinaia di pagine, riguardavano un’inchiesta dell’Antimafia finalizzata a smascherare alcune infiltrazioni in Regione e si era arenata dopo due anni di lavoro con una serie di assoluzioni. La DIA allora si era rivolta alla Mobile di Savona come extrema ratio per tentare di disincagliare l’indagine e Di Vincenzo aveva puntualmente scaricato il materiale sulla sua scrivania: aziende operanti nel settore edile in odore di connessioni con la criminalità organizzata, ipotesi di peculato, falso in bilancio, corruzione, auto riciclaggio e tutto il florilegio di imputazioni che definivano la nuova Mafia, quella che non sparava o gambizzava, non scioglieva i bambini nell’acido ma strisciava in silenzio nel mondo degli appalti, infiltrandolo del suo cancro. La Mafia del Mattone.»