(AGENPARL) – mar 14 marzo 2023 14 MARZO 2023
INQUINAMENTO ACQUEDOTTO: ASSESSORE GIAMPEDRONE, “PROTEZIONE CIVILE REGIONALE MOBILITATA PER ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE TAGGIA E SANREMO. ANALISI QUOTIDIANE PER RIDARE PROGRESSIVA POTABILITÀ A ZONE OGGETTO ORDINANZE COMUNALI”.
IMPERIA. “Continuiamo a lavorare come sistema di Protezione civile per dare tutta l’assistenza possibile alla popolazione residente nelle zone oggetto delle ordinanze dei Comuni di Taggia e Sanremo, in cui è vietato l’uso dell’acqua a fini idropotabili e anche per cucinare. Ovviamente Arpal e Asl continueranno ad effettuare analisi continue quotidiane dell’acqua auspicando di avere conferma dei dati già in miglioramento sulla rete idrica, così da poter liberare progressivamente quelle parti del territorio ancora vincolate dalle ordinanze”. Così l’assessore regionale alla Protezione civile e Ambiente Giacomo Giampedrone al termine della riunione dell’unità di crisi convocata dal Prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo a seguito dell’inquinamento di quattro pozzi dell’acquedotto che rifornisce Taggia e Sanremo, dove è stato rilevato il solvente 1,2,3 tricloropropano in quantità superiore ai limiti di legge.
Presenti all’incontro il presidente della Provincia di Imperia e sindaco del capoluogo Claudio Scajola, il sindaco di Taggia Mario Conio e il vicesindaco Espedito Longobardi, la vicesindaco di Sanremo Costanza Pireri, il sindaco di Santo Stefano al Mare Marcello Pallini, il sindaco di Riva Ligure Giorgio Giuffra, il sindaco di Castellaro Giuseppe Galatà, il direttore sanitario della Asl1 Carlo Alberto Paolo Tersalvi, i dirigenti dei Dipartimenti regionali della Protezione civile e dell’Ambiente, i vertici di Rivieracqua: il direttore generale Angela Ferrari, il direttore esecutivo Valerio Chiarelli e, in video collegamento, il presidente Alberto Mangiante.
Testo Allegato:
Comunicato stampa del 14 marzo 2023Carceri: affrontare sovraffollamento con progetto organicoRoma, 14 mar. – “Constatiamo che anche fra le forze politiche che compongono la maggioranza di governo non vi sono idee omogenee su come affrontare il sovraffollamento carcerario che, con 56.319 detenuti presenti al 28 febbraio scorso, ha raggiunto livelli di guardia e si presenta in costante crescita. Alle dichiarazioni del Sottosegretario alla Giustizia, con delega al personale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Andrea Delmastro delle Vedove, circa la destinazione in comunità di recupero dei detenuti tossicodipendenti, fanno da contraltare esternazioni con sfumature diverse dell’altro Sottosegretario alla Giustizia, con delega ai detenuti, Andrea Ostellari, nonché del vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, e del deputato della Lega Jacopo Morrone. Ciò testimonia quanto la materia sia complessa e delicata e quanto per anni sia stata trascurata dalla politica maggioritaria, troppo spesso pronta a strumentalizzarne i risvolti a scopi elettorali piuttosto che a mettere in campo un reale progetto di revisione dell’esecuzione penale in aderenza al dettato costituzionale e alla richiesta di sicurezza dei cittadini”.Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.“Non v’è dubbio, d’altro canto, che occorra al più presto deflazionare la densità detentiva e mettere a regime il sistema penitenziario secondo il modello d’esecuzione delle pene che il Paese vuole darsi e che ciò vada fatto con un complesso di misure che devono fare i conti anche con le strutture, le infrastrutture e gli organici del personale di ogni profilo professionale, ricordando che la sola Polizia penitenziaria è mancante di ben 18mila unità rispetto al reale fabbisogno”, prosegue il sindacalista. “Ben venga, dunque, ogni utile discussione e ragionamento sui temi penitenziari, ma dev’essere chiaro che non si possono affrontare a compartimenti stagni, come se fossero scollegati l’uno dall’altro. Per questo sarebbe indispensabile che il Governo e la maggioranza parlamentare facessero sintesi con un progetto complessivo da attuare mediante un decreto carceri, con procedure d’urgenza, per dipanare le questioni più impellenti e, parallelamente, con una legge delega per le non più rinviabili riforme strutturali dell’intero apparato d’esecuzione penale e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria. Anche questo, peraltro, abbiamo detto stamattina al Sottosegretario Delmastro che, con fare costruttivo, ha voluto incontrare le Organizzazioni Sindacali della Polizia penitenziaria”, conclude De Fazio.