(AGENPARL) – mar 03 gennaio 2023
Testo Allegato:
La Newsletter dellâAmbasciata di Palestina
Roma, Italia
No 215
2
9
dice
m
bre
2022
â
La questione palestinese, purtroppo, non sembra più essere al cen
tro dell’attenzione del mondo.
Anche questa è una forma di violenza, che ferisce la cosci
enza di milioni di palestinesi lasciati
sempre più soli, che da troppe generazioni
attendono una risposta al loro legittimo
desiderio di
dignità e di libertà
â
Il
Patriarca Latino di Gerusalemme,
Mons.
Pierbattista Pizzaballa
Stato di Palestina
Ambasciata di Palestina
Roma
–
Italia
ÙÙد
ÙÙ
Ø©
سÙÙ
ÙÙ
ÙÙØ·
س
ÙÙ
ÙÙØ·ÙÙÙÙÙÙسÙ٠ةراÙÙ
Ù
Ùر
Ù
ا
â
اÙÙاطÙØ¥
1
21
5
Indice:
1)
Licenza di uccidere
2)
Deportati
3)
ONU:
Sovranità palestinese sulle risorse naturali
4)
Natale
palestinese
2
I
â
Licenza di uccidere
Sembra proprio che lâautomobile guidata da un colono israeliano abbia preso di mira
i due fratelli
Mtair
strada statale 60,
nei pressi
di Nablus
,
nel nord della Cisgiordania
,
sabato 17
dicembre.
Mohammad e Muhannad
stavano
facendo
delle
commissioni
insieme ad altri tre fratelli in
vista del
matrimonio della
sorella
, previsto per
venerdì
23
dicembre
, quando
hanno
bucato
.
Per qu
esto sono scesi,
consegnando il loro destino
nelle mani del colono che, dopo
averli colpiti, si è dileguato.
In
seguito all
âurtoÍ
Mohammad
è
morto sul colpo, mentre
Muhannad
è stato trasferito in
condizioni gravi
–
con un piede
amputato
dalla collisione
–
nellâospedale dove è morto di lì
a poco.
Se la polizia israeliana non ha
tardato a liquidare quanto
accaduto come un normale
â
incidente stradale
â
,
le autorità
palestinesi di
Qalandiya
, dove i ragazzi vivevano,
ha
nno
indetto per il giorno successivo all
a loro
uccisione
uno sciopero generale
;
lâOLP ha
denunciato âlâennesimo crimine odiosoâ co
mmesso dalla
potenza occupante;
e il Primo M
inistro Mohammad Shtayyeh ha fatto appello alle
unità delle
Nazioni Unite
presenti
in Palestina
affinché intraprendano unâ
azione di monitoraggio
del
la
situazion
e nei Territori O
ccupati
,
alla luce dell’aumento del numero di palestinesi uccisi dalle forze
israeliane e
dai coloni
.
âLe Nazioni Unite hanno più di 400 veicoli e più di Ù000 impiegati
che possono
essere addestrati pe
r osservare e documentare le azioni dellâesercito israeliano
e dei coloni in modo
da poterle
denunciareâÍ ha spiegato il Primo MinistroÍ
Vedi:
https://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/stati/israele/2022/12/19/cisgiordan
ia
–
premier
–
anp
–
squadre
–
onu
–
vigilino
–
su
–
strade_282dd91d
–
42e1
–
4eac
–
8c13
–
df147761ef98.html
https://www.aljazeera.com/news/2022/12/17/two
–
pal
estinian
–
brothers
–
killed
–
after
–
–
runs
–
them
–
over
II
â
Deportati
Lo Stato di Palestina ha condannato con la massima fermezza
il trasferimento forzato,
voluto da
Israele
,
del difensore dei diritti uma
ni franco
–
palestinese Salah Ham
ouri
, scacciato
dalla
sua città
natale, Gerusalemme. Questa
azione oltraggiosa,
c
ommessa in nome di unâ
occupazione illegale
e di
una fantom
atica âviolazione della lealtà â
–
si legge in un comunicato del Ministero palestinese degli
A
ffari Esteri e degli Espatriati
–
rappresenta
u
n
â
crimine di guerra
â
che si aggiunge alla lunga lista di
3
crimini
israeliani
contro il popolo palestin
ese.
“Salah e tutti gli altri cittadini palestinesi
âÍ spiega il
Ministero,
non devono
alcuna fedeltà a Israele, potenza occupante, e h
anno diritto alla
p
rotezione,
non alla deportazione
“.
Di fatto, aggiunge il Ministero,
la
cacciata di Sala
h
da un lato rientra
nelle politiche messe in campo dal
regime di Apartheid per sostituire la
popolazione palestinese con quella
dei coloni illegaliÍ dallâaltro è in linea
con la
persecuzione d
ei difensori dei
diritti umani che, se lasciata
indisturbata,
â
a
vrà
un effetto
negativo su
i difensori dei diritti umani
in tutto il mondo
â
.
Per questo, l
o Stato di Palestina
si è
appellato alla comunità
internazionale e in particolar modo
alla Francia
,
dove
lâavvocato
Hamouri
è stato spedito
one amministrativa
–
senza processo né capi dâaccusa
–
,
che hanno
lâ
obiettivo di
â
svuotare
Gerusalemme
della sua popolazione indigena attraverso una serie di leggi e
politiche
razziste
volte
a colpire
la presenza palestinese nella
Città S
anta”,
come
dichiarato dal
Primo
Ministro
Mohammad
Shtayyeh
.
Vedi:
https://www.frontlinedefenders.org/en/case/detained
–
human
–
rights
–
defender
–
salah
–
hammouri
–
under
–
immine
nt
–
threat
–
forcible
–
deportation
–
france
I
II
â
ONU: Sovranità palestinese sulle risorse naturali
Il
15 dicembre, il Ministro degli Esteri e degli E
spatriati
, Riyad
Malki
,
è stato lieto di
annunciare
che
l’Assemblea G
enerale delle Nazioni Unite
(UNGA)
aveva
appena
rinnovato l’adozione
della
Risoluzione intitolata âS
ovranità
permane
nte
sulle
proprie
risorse naturali
del
popolo palestinese nei Territori Palestinesi
Occupati
c
ompresa Gerusalemme E
st, e della
popolazione araba
nel
Golan
Siriano
Occupatoâ
.
Un
totale di 159 Stati M
e
mbri
(compresa
lâ=talia)
ha
votato a favore di questa
risoluzione,
in
otto
(
Canada, Ciad,
Israele, Isole
Marshall, Stati F
ederati di Micronesia, Nauru,
Palau e Stati Uniti
)
hanno votato contro,
mentre
in 10 (
Australia, Camer
un, Costa
dâAvorio
,
Guatemala, Papua Nuova Guinea, Ru
anda,
Isole
Solomon, Sudan del Sud, Togo e
Tuvalu
)
s
i sono astenuti
.
4
Le
stesse
Nazioni Unite hanno
spiegato che
â
con questo
testo, l’Assemblea ha chiesto che
Israele, l
a
potenza occupante, ponga fine allo
sfruttamento, al
danneggiamento,
alle perdite o
allâ
esaurimento, nonché
al
pericolo
in cui incorrono le risorse naturali nei Territori Palestinesi
Occupati inclusa Gerusalemme E
st, e nel
Golan Siriano Occupato
âÍ
“Votare a favore della risoluzione
significa
afferma
re i diritti e la sovranità
del popolo palestinese
sulle proprie risorse naturali, compresa la terra, l’acqua e le
fonti
tra cui il gas”, ha
dichiarato
Malki in un comunicato stampa.
In particolare, il Ministro si è soffermato sulle
ca
ttiv
e
abitudini dei coloni che danneggiano grave
mente lâambiente (palestinese)
come la sepoltura di
rifiuti nei posti
più impensati;
e sulla distruzione o confisca, per mano del regime di occupazione,
di
infrastrutture vitali, terreni e
pozzi. Per tutti q
uesti motiviÍ ha aggiunto MalkiÍ âi
l popolo palestinese
ha il diritto di chiedere indennizzi e
compensazioniâ
Í oltre che âla fine di ogni forma di
sfruttamento,
violazione e
furto
delle
sue
risorse naturaliâ
.
Un ringraziament
o
da parte sua
,
quindi, a tutti gli Stati
Membri
che hanno votato a favore della risoluzione,
e un invito, a quelli
che hanno votato contro
o
si sono astenuti
,
a
â
riconsiderare le
proprie posizioni e
a smettere di applicare doppi standard
â
quando si tratta
di garantire
il
diritto inte
rnazionale.
Vedi:
https://press.un.org/en/2022/ga12482.doc.htm
https://documents
–
dds
–
ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N22/725/47/PDF/N2272547.pdf?OpenElement
IV
â
Natale palestinese
, la Messa di M
ezzanotte
della Vigilia di Natale
è stata presieduta dal Patriarca Latino di
Gerusalemme, Sua Beatitudine Pi
erbattista Pizzaballa. C
on
celebrata dai frati francescani che
custodiscono il santuario
e da diversi mem
bri del clero della Terra Santa, la liturgia ha visto la
partecipazione, tra
gli altri, del
Presidente
della Palestina
Abu Mazen
e
di diverse autorità politiche locali, oltre
che di diversi
membri del personale
diplomatico di Spagna, Italia, Francia e
Belgio.
Di fronte a tutti costoro, consapevole
dellâimportanza delle sue parole in
questa o
ccasione, il Patriarca ha fatto un
discorso anche politico
,
soffermandosi
sulla
situazione in PalestinaÍ âChe dire di
questo Paese, sempre in attesa di un
futuro di pace che sembra non arrivare
mai? La voce del dolore di questo
popolo è davvero un grido assordante
âÍ
.
â
Un popolo che ha bisogno di
fare esperienza di giustizia,
che vuole
conoscere la libertà, che è stanco di attendere che gli sia concesso di abitare liberamente e con
dignità nella propria terra e nella propria casa, che non vuole vivere solo di permessi, in questo
momento necessari per entr
are, uscire, lavorare
o altro. N
ecessari per vivere
, insomma
. Non di
5
concession
i câè bisognoÍ ma di dirittiÍ E câè bisogno
di porre fine ad an
ni di occupazione e di violenze
–
con tutte le
drammatiche conseguenze sulla vita di ciascu
no e della comunità in generale
–
creando
rel
azioni nuove in cui regni non la diffidenza ma la fiducia reciprocaâ
, ha spiegato Pizzaballa
.
Dâaltra
parte
,
è
proprio dai
palestinesi, e
in particolare
da
lla piccola comunità
di Gaza
visitata
di recente,
che
Sua Abitudine
ha imparato cosa si
gnifichi
la parola
“resilienza”, vedendo come
loro
riescano a
fare
spa
zio allâamoreÍ alla solidarietà e
alla gioia, pur trovandosi in condizioni molto difficili.
Purtropp
,
le notizie che vengono da Israele non sono
inc
oraggianti:
âAbbiamo già espresso la nostra preoccupazione per la direzione che sta prendendo la politica in
=sraeleÍ dove câè il rischio
di rompere equilibri già fragili
che compongono la società
.
La politica ha
il compito di essere al servizio del Paese e dei suoi abitanti,
lavorando per raggiungere l’armonia tra le diverse comunità sociali e religiose del Paese, traducendo
quest’opera in azioni concrete e positive, e non fomentando invece divisioni o, peggio, o
dio e
discriminazione
â
.
Un messaggio
decisamente
forte e chiaro.
Vedi:
https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2021
–
12/messa
–
natale
–
b
–
patriarca
–
Santa
.
https://www.
lpj.org/latin
–
patriarch/homily
–
of
–
patriarch
–
pierbattista
–
pizzaballa
–
for
–
midnight
–
mass
–
christmas
–
2022.html